Tra i cantieri della M4: «Granelli, si ricorda di via De Amicis?»

via de amicis
via de amicis

È uno dei cantieri più critici della M4, si trova all’incrocio tra via De Amicis e corso Genova ma proprio la De Amicis è la prima a subirne le conseguenze: ruspe all’opera, mobilità ridotta, passaggi pedonali ridisegnati. Per chi possiede un’attività si tratta di combattere una lotta contro il tempo, come sta facendo con vigore Loredana Rinaldi, titolare della Nessie Viaggi.

 

Facciamo subito il punto della situazione. Ci sono novità?
«Si, per nulla buona. Da una settimana è stato eliminato il passaggio che consentiva a chiunque di raggiungerci anche dal lato della via opposto al nostro».

Perché questo intervento?
«Due settimane fa ci è stato spiegato che dovevano costruire il muro perimetrale che va in profondità».

Quando sarà ripristinato il passaggio?
«Fra 3 mesi, sono tanti, rischio di perdere parecchio fatturato: vorrei parlare subito con l’assessore Granelli, gli vorrei spiegare che siamo in alta stagione, che abbiamo mutui a carico e si rischia il fallimento come è successo ad altri colleghi. E poi, oltre a questo, c’è un altro grave problema».

Quale?
«Adesso c’è un solo passaggio lungo le abitazioni che finisce proprio con la nostra agenzia: se dovessi scappare per qualsiasi evenienza non avrei la possibilità di farlo, c’è un problema di sicurezza da affrontare subito. E ancora mi chiedo: siamo sicuri che questo termine di tre mesi sarà rispettato? In caso contrario, cosa succede?».

Cos’altro vorrebbe chiedere a Granelli?
«Considerando i disagi che stiamo sopportando, chiediamo che ci sia la pubblicità gratis dei nostri esercizi all’interno della nuova fermata della metro. Chiediamo anche che ritornino i dehors e che vengano ripristinate le aiuole in superficie assieme agli alberi, visto che prima avevamo alcuni esemplari secolari. Ultima cosa, ma molto importante: è necessario un adeguato impianto di illuminazione».

Anche prima della chiusura del passaggio, la situazione non era certo rosea.
«Abbiamo una cantiere invasivo di fronte alla nostra vetrina: c’è polvere, rumore. Il problema più imbarazzante è che ci hanno tolto visibilità, per cui dobbiamo far capire alla gente come poter arrivare fino a qui».

I lavori sono necessari per la costruzione della M4.
«Sono d’accordo, nessuno dice che non dovevano essere fatti, ma potevano essere organizzati meglio. In primo luogo sono state rimosse aiuole e alberi già nella primavera del 2016, in largo anticipo visto che il cantiere è arrivato solo due anni dopo. Ci siamo trovati in un’area talmente sporca che abbiamo dovuto ripulirla noi».

Cos’altro pensa poteva essere organizzato meglio?
«I bandi, per ottenere i contributi bisogna dimostrare di avere effettuato spese: non dovrebbe essere così, i cali sono logistici».

Ha mai pensato di trasferirsi?
«Il Comune ci ha offerto alcune sedi ma non abbiano accettato: noi siamo qui da vent’anni, abbiamo i nostri clienti storici».

Come sta reagendo il quartiere?
«Con apatia, ognuno pensa per sé. Per fare un esempio, i condomini che danno su via De Amicis hanno un ingresso anche da via Caminadella, per cui si usa quello e non ci si cura di cosa stia succedendo dall’altra parte».

Quando è prevista la fine dei lavori?
«Nel 2023, quando si presume che la nuova via De Amicis sarà migliore, anche se per noi non cambierà molto. Noi ci impegnamo per restare aperti fino a quella data, non è una cosa da poco se si pensa che i nostri ricavi sono diminuiti del 30% e che sono stata costretta a lasciare a casa una persona. Ma anche in questo, ahimè, sono in buona compagnia».


www.mitomorrow.it