Voti prima serata da 2 a 10: inizio clamoroso, ritmo calante

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Sanremo 2019, voti prima serata da 2 a 10: inizio clamoroso, ritmo calante. E poi c’è Patty Pravo

10 all’inizio dirompente, il più potente da almeno dieci anni. Una costruzione notevole, completa, da lasciare senza fiato. Talmente curata che, forse, influenza in negativo la qualità acustica delle prime esibizioni. Che inizio.

9 a Simona Montinaro, Duccio Forzano, tutti coloro che hanno riscritto le regole dello “spazio” Ariston: una dimensione molto da EuroVision, ariosa ed elegante. Alla faccia di chi voleva abolire il Teatro, sede storica ed immortale. TeatrOne.

8 a Claudio Bisio, emozionato come non mai. Ma spalla perfetta ed equilibrata in un trio in cui gli estremi sono l’etereo Baglioni e una Raffaele a rischio caciara. Collante.

7 a Favino che, passato da aver condiviso il palco con la Hunziker all’essersela magnata, ha regalato con la Raffaele un momento di varietà puro. Duttile e talento vero. Istrione.

6 a Mina, investimento sicuro per la Tim. In tre anni, tre interpretazioni completamente diverse ma di eguale impatto. Icona sempre, per sempre. Infinita.

5 a Virginia Raffaele, che sembra faccia il Festival per la prima volta e invece no. Spogliata delle sue maschere, a tratti confusionaria, la leggerezza sui Casamonica è l’emblema della sua serata. Con Patty Pravo l’unico acuto. Leggerina.

4 a Patty Pravo, icona di tutto. Intrattenitrice nata nel momento di impasse prima dell’esibizione. Ma la mise riesce a peggiorare anche il risultato di Deborah Iurato, Sanremo 2016. Punto.

3 al Quartetto Cetra con Santamaria, esercizio di stile che si poteva anche tipo evitare. Un po’. Per esempio. Fine a se stesso.

2 al ritmo della serata. Impeccabile, ma che necessita di qualche “svirgolata” per mantenere vivo ed acceso l’interesse fino a notte fonda. Ronf.


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