Bitride, l’esperimento a due ruote che sa di futuro

Bitride
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Bitride non è solo un servizio di bike sharing intelligente, anzi, secondo molti il più intelligente al mondo. Attraverso le sue innovazioni tecnologiche è un progetto di mobilità che si pone anche l’obiettivo di raccogliere e restituire informazioni utili allo sviluppo e al miglioramento del territorio, indagando sui livelli di inquinamento urbano, sulle condizioni e qualità delle strade, come sulla situazione della circolazione e del traffico. Stiamo parlando di Bitride, il nuovo operatore di bike sharing Made in Italy, o meglio, Made in Milano, che in questi giorni sta conquistando la città che gli ha dato i natali.

MILANESE • Bitride è il primo servizio in Italia e nel mondo di sharing a flusso libero di bici ibride. È nato a Milano, sviluppato da Zehus, spinoff del Politecnico meneghino che da anni è leader nei sistemi di mobilità smart applicati alle biciclette. Dopo un lungo periodo di test “interno” al Polimi, con oltre 100 studenti coinvolti per il lancio, il servizio è ora pubblico: nell’area del centro città sono state distribuite circa 350 biciclette a pedalata assistita e smart. Free floating ibrido, come definito dai suoi stessi ideatori, Bitride consente l’utilizzo delle due ruote a tutti coloro che scaricano l’app, si registrano al servizio e vogliono spostarsi in città pedalando in modo innovativo, pagando non solo in base al tempo di utilizzo del mezzo ma anche allo sfruttamento della sua batteria.

ANTIFURTO • Il sistema è dotato di una tecnologia sviluppata e brevettata da Zehus che permette infatti di risparmiare fino al 40 per cento dell’energia richiesta da una bicicletta tradizionale senza dover mai ricaricare la batteria. «Si tratta di una via di mezzo tra un normale sistema di potenza per bici elettriche ed una dinamo intelligente che sa immagazzinare in batteria l’energia della frenata e decide quando dare energia all’utente, soprattutto in partenza o in salita, e quando toglierla», racconta Marcello Segato, ceo di Zehus.

Vodafone è il partner tecnologico del progetto, che ha studiato e realizzato il servizio per la connettività IoT (Internet of Things), il sistema telematico e di analisi dei dati, abilitando la navigazione Gps, che consente di localizzare e prenotare una bicicletta disponibile. Non solo: consente anche di dare risposte concrete ai problemi riscontrati dai servizi di sharing free floating, come il vandalismo. «Qui entra in gioco la tecnologia di cui sono dotate le nostre biciclette che, attraverso un sistema di tracking e la messa a punto di specifici algoritmi in corso di brevettazione, tenderà a regolarne il parcheggio. Inoltre il maltrattamento delle bici sarà registrato dai sensori a bordo veicolo e l’utente disincentivato ad usare il servizio. Al contrario, il buon utilizzo del servizio farà maturare dei crediti virtuali trasformabili in corse gratuite», aggiunge Segato.

FINO A NOVEMBRE • Bitride funzionerà però fino a novembre. Il Comune di Milano ha concesso a Zehus di testare il servizio. Dopodiché Zehus dovrà aderire a uno dei nuovi bandi indetti dell’amministrazione comunale e sperare di poter rilasciare definitivamente le sue biciclette intelligenti su tutto il territorio cittadino.

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Dove e quante (per ora)

Le 350 biciclette bianche e verdi di Bitride si trovano in un’area di servizio che ha il suo focus nei rioni di Lambrate, Bovisa, Bicocca, coinvolgendo alcuni punti di interscambio quali stazione di Greco-Pirelli, Bovisa, Garibaldi. Inoltre i mezzi di Zehus si vanno ad aggiungere a quelli degli altri servizi di sharing, primo su tutto BikeMi che tra poco festeggerà i suoi primi 10 anni di esercizio (fu inaugurato il 3 dicembre 2008).

Oggi BikeMi offre 3.650 biciclette, di cui 1.000 a pedalata assistita; in dieci anni sono stati registrati più di 40mila chilometri percorsi, oltre 20 milioni di prelievi, per circa 8.000 tonnellate di CO2 risparmiata da 640.000 iscritti. Un capitolo a parte meritano Ofo e Mobike: gli altri due operatori a flusso libero hanno via via ristretto sempre più le condizioni di utilizzo dei mezzi e pare siano intenzionati a lasciare il capoluogo meneghino per via dei furti e dei vandalismi che hanno messo in dubbio la tenuta economica del progetto.

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IPSE DIXIT

«Da oltre 10 anni promuoviamo a Milano iniziative volte a incrementare l’utilizzo di strumenti di mobilità condivisa e sostenibile. Milano è un luogo ideale per sperimentare le forme più innovative di mobilità urbana. Con il sistema Bitride avremo la possibilità di avere biciclette ibride ed elettriche in un sistema station based virtuale coniugando i vantaggi di due sistemi. L’area scelta per la sperimentazione, tra Città Studi e Bovisa, consentirà a molti studenti che vengono a Milano di muoversi tra le sedi universitarie cittadine in modo veloce, pratico e sostenibile».

Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune di Milano