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23. 04. 2024 23:00

Boris Godunov trionfa anche in tv: 1 milione e mezzo di spettatori per la prima alla Scala

Share del 9;1% per l'opera che ha inaugurato la stagione lirica

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Sono stati quasi un milione e mezzo gli spettatori che ieri sera hanno guardato in tv Boris Godunov, l’opera che ha inaugurato la stagione lirica della Scala. Dalle 18 alle 21:30 gli spettatori sintonizzati su Rai 1 sono stati 1.495.000 con uno share del 9,1%. Si tratta del dato più basso degli ultimi anni, lontano dal record di 2 milioni 856 mila spettatori di Tosca, ma comunque positivo considerando che il capolavoro di Musorgskij è decisamente meno conosciuto ed è cantato in russo.

Il successo del Boris Godunov

Aspettando Boris Godunov, fra le 17:45 e le 18, prima dell’inizio dell’opera, ha avuto 1 milione 870 mila spettatori e uno share del 17,45%. «L’offerta culturale di qualità che la Rai ha riproposto anche quest’anno, trasmettendo la prima della Scala in diretta su Rai1, si conferma una scelta vincente per la missione di sevizio pubblico e come contributo fondamentale alla diffusione della grande musica», ha sottolineato l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes dopo l’arrivo dei dati di ascolto di Boris Godunov.

boris godunov alla scala di milano

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«Un grande successo – ha detto – per un’opera come Boris Godunov di Mussorgskij che parla anche del nostro presente, premiata con un milione e mezzo di telespettatori e oltre il 9% di share». Il suo ringraziamento è andato allo staff Rai «impegnato per settimane nelle riprese dello spettacolo. E naturalmente alla Scala, al maestro Riccardo Chailly, al regista Kasper Holten, al cast, all’orchestra, al coro e a tutte le maestranze coinvolte».

La soddisfazione della Rai

«L’appuntamento con la prima della Scala – ha sottolineato la direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli – è un grande impegno dal punto di vista produttivo, ancora più sfidante quando si tratta di opere come Boris Godunov, che raramente si vedono in tv. Per Rai Cultura essere servizio pubblico significa proporre per tutti la grande offerta musicale dei teatri italiani oltre che il 7 dicembre, anche durante tutto il corso dell’anno».

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