13.2 C
Milano
20. 04. 2024 09:14

Come muoversi a Milano? In tanti pronti a rinunciare all’auto, ma i trasporti pubblici…

È quanto emerso dal bilancio finale di 'Clean Cities', la campagna itinerante di Legambiente in 18 capoluoghi italiani

Più letti

Come muoversi a Milano? È alta la percentuale di chi predilige i trasporti pubblici o i servizi sharing ma nonostante ciò la città – come praticamente ovunque in Italia – resta lontana dagli obiettivi di mobilità, riduzione delle emissioni e sicurezza fissati al 2030. È quanto emerso dal bilancio finale di ‘Clean Cities’, la campagna itinerante di Legambiente in 18 capoluoghi italiani (Avellino, Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Prato, Frosinone, Roma, Torino, Trieste; ai quali si aggiunge la tappa spin off di Taranto).

Come muoversi a Milano e in Italia: la campagna di Legambiente

Tutte le città monitorate da Legambiente superano i futuri limiti di legge per la qualità dell’aria e sono in ritardo rispetto agli indici di sicurezza e all’implementazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile ma con notevoli differenze territoriali, spiega la ong. Per esempio, Catania, Perugia, Avellino e Roma hanno i tassi di motorizzazione più elevati, mentre solo Milano e Genova si avvicinano al limite Ue di 35 auto ogni 100 abitanti.

taglio corse metro m1 chiusa milano

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Sangue sulle strade, numeri ancora troppo alti

Troppe città hanno registrato un numero elevato di feriti e morti in incidenti stradali, superiori alla media nazionale e sono lontane dagli obiettivi di dimezzamento delle vittime della strada al 2030 stabilito dal Piano nazionale sicurezza stradale. Inoltre, aggiunge l’associazione ambientalista, spesso presentano una scarsa offerta di trasporto pubblico e mancano di alternative adeguate come i mezzi in sharing. Tendenza ravvisabile, soprattutto ad Avellino, Palermo, Prato, Perugia, Pescara, Catania e Napoli.

Cambiare per avere città più vivibili

Per quanto riguarda l’estensione della rete stradale a velocità ridotta (30 km/h), in generale si è molto lontani dagli obiettivi indicativi che Legambiente propone al 2030, pari all’80% delle strade urbane. «Le città italiane devono compiere un importante cambiamento per diventare più vivibili e meno inquinate, ponendo al centro della loro strategia la mobilità pubblica, condivisa, elettrica, attiva e intermodale», dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. «Mentre il governo sembra muoversi in direzione opposta, decisamente anacronistica rispetto agli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni – tra cui il phase-out delle auto alimentate da combustibili fossili – le città possono diventare veri motori di cambiamento».

Come muoversi a Milano: il partito pro-mezzi pubblici

Durante l’evento è stato presentato il sondaggio Ipsos-Legambiente “Tipi mobili nelle città italiane”, promosso in collaborazione con Unrae che ha analizzato le abitudini di mobilità su scala nazionale con un focus sulle grandi città di Roma, Napoli, Firenze, Milano e Torino. Dai risultati emerge, in sintesi, che i comportamenti degli italiani sono molto variegati, spiega Legambiente. In particolare, il 23%, è rappresentato da coloro che userebbero di più i mezzi pubblici e condivisi a fronte di un potenziamento dei servizi e una diminuzione dei costi. A Milano sono il 25%, a Napoli il 24%, a Torino il 23%, a Firenze 18%, a Roma il 16%.

bici a milano
Bici a Milano

Come muoversi a Milano: c’è chi sceglie la bici

Il 19% del campione nazionale è, invece, rappresentato da coloro che preferiscono camminare o andare in bicicletta perché conviene e sono disposti a rinunciare del tutto all’auto di proprietà a fronte di una maggiore sicurezza stradale e un potenziamento dei servizi sharing. Questo gruppo, precisa la ong, è cresciuto dopo il lockdown e vive soprattutto nelle grandi città, come Roma (27%) e Torino (25%), Napoli (22%) Milano (22%) e Firenze (19%).

Come muoversi a Milano: no all’auto

Tra coloro che si muovono tanto nelle periferie e nei piccoli centri prevalgono quelli incollati al volante (14% del campione), che, a Milano si dimezzano in favore chi usa in modo prevalente bici, metropolitana e i servizi di sharing (il 13% dei milanesi). «I dati emersi dalla campagna e dal sondaggio sono chiari: i cittadini sono disposti a cambiare il loro modo di muoversi, ma il trasporto pubblico in Italia è molto al di sotto della media europea, con soltanto un quarto delle metropolitane, treni veloci, linee tranviarie e autobus elettrici rispetto agli altri paesi», commenta Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente.

L’obiettivo “clean cities”

Per trasformare le città italiane in vere “clean cities”, secondo il Cigno Verde bisogna «disegnare percorsi prioritari ciclo-pedonali, incrementare i mezzi pubblici, creare zone scolastiche, aumentare i servizi e le infrastrutture di mobilità elettrica e condivisa, progettare zone cittadine a ‘zero emissioni’, anche per la distribuzione delle merci».

In breve

FantaMunicipio #26: come tanti Ciceroni fai da te, alla scoperta di alcuni angoli di quartiere

Quante volte camminiamo per la città, magari distratti o di fretta, e non ci accorgiamo di quello che ci...