Dopo gli ultimi episodi che hanno visto i dipendenti Atm aggrediti, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano ha deciso di rinforzare le barriere di protezione per gli autisti su 650 bus entro la fine dell’anno. Le barriere di protezione sono già presenti su tutti i mezzi ma in questi 650 verranno fatti adeguamenti supplementari per la protezione del personale.
Atm, parla Giana
«Un altro tema che stiamo discutendo è quello della presenza, che non è mai mancata, dei nostri addetti alla security – ha spiegato il direttore generale di Atm Arrigo Giana in commissione al Comune di Milano parlando dei dipendenti Atm aggrediti -. Con la security, di 150 uomini, siamo di supporto quando le attività sono gestite dalle forze dell’ordine ma le nostre attività le abbiamo rifinalizzate, sia in metropolitana sia in superficie, e lo sforzo non è mai mancato».
Dipendenti Atm aggrediti: i numeri
Negli anni, come ha spiegato Giana, c’è stata una progressiva diminuzione dei fenomeni di aggressione più gravi, che determinano prognosi medica per infortunio. Nel 2019 sono state 40, nel 2020 sono scese a 21, nel 2021 sono risalite a 36 e nel 2022 sono stati sempre 36 gli episodi con dipendenti Atm aggrediti.
Insulti e sputi
Sono aumentate invece le aggressioni di minore gravità che non portano a una prognosi di infortunio, ma sono quegli episodi “altrettanto gravi” come possono essere gli spintoni, gli sputi, gli insulti verbali. Questo tipo di aggressioni senza prognosi sono state da gennaio a settembre di quest’anno 58, contro le 40 dello stesso periodo del 2019, anno pre Covid, in cui erano state 40.
Nuovi tornelli
Sul fronte di una maggiore sicurezza va anche il progetto di sostituzione dei tornelli in metropolitana con quelli che non potranno essere scavalcati. Nei prossimi due anni Atm li sostituirà nelle principali stazioni come Duomo, Cadorna, Centrale e in una serie di stazioni della linea 3 dove sono molto vecchi. Poi nei prossimi anni saranno sostituiti tutti i tornelli sulle linea 1 e 2.