Sempre più green: Milano al top per gli edifici sostenibili

edifici sostenibili
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C’è un nuovo primato per Milano: è nella top 5 delle città europee per numero di edifici sostenibili progettati, costruiti e gestiti secondo lo standard internazionale LEED. Insieme a Madrid, Stoccolma, Francoforte e Istanbul, il capoluogo meneghino ha ottenuto il riconoscimento da Green Business Certification Inc. (GBCI), organizzazione che riconosce l’eccellenza nelle prestazioni e nelle pratiche del settore del green business a livello globale.

 

LEED, o Leadership in Energy and Environmental Design, è il sistema di valutazione degli edifici ecologici più utilizzato al mondo creato dall’associazione U.S. Green Building Council (USGBC) e diffuso in 172 Paesi. Milano ad oggi vanta oltre 80 edifici certificati LEED che stanno contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio e mettono a disposizione delle persone che vi vivono e lavorano ambienti più sani.

A questi si aggiungono altri 130 progetti, oggi in corso di sviluppo nella città, che prevedono di perseguire il medesimo obiettivo. Secondo le motivazioni di GBCI «a Milano gli edifici ecologici sono una soluzione fondamentale per invertire l’impatto del settore in termini di emissioni di carbonio. Dagli hotel e uffici alle scuole e agli appartamenti, il lavoro di Milano con LEED costituisce un esempio per l’Europa e dimostra che edifici migliori possono creare una migliore qualità della vita».

«Lo sviluppo urbanistico delle città, in una fase storica in cui è indispensabile l’impegno di tutti per rispondere alle grandi questioni climatiche, non può più prescindere dalla qualità dell’edificato in termini di sostenibilità – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Il riconoscimento di GBCI quindi non è che un ulteriore stimolo a fare sempre meglio e di più. Il Piano di Governo del Territorio approvato da poco a Milano, in questo senso, introduce l’obbligo, per le nuove costruzioni, di essere carbon natural. Proprio allo scalo Greco tra pochi anni avremo il primo quartiere di social housing in Italia totalmente a zero emission C02».

«Le modalità con cui progettiamo i nostri edifici, città e comunità influisce sulla qualità della nostra vita e sulla qualità della vita per le generazioni a venire – ha affermato Mahesh Ramanujam, presidente e CEO di GBCI e USGBC -. L’esperienza della città di Milano con la certificazione LEED è un esempio e un modello non solo per l’Italia, ma per il resto dell’Europa, e dimostra che gli edifici sostenibili e performanti sono alla nostra portata. Impegnandoci in pratiche che riducono il nostro impatto sull’ambiente e dando priorità alla nostra salute, possiamo creare un migliore standard di vita per ogni persona».

Il sistema LEED può essere applicato a qualsiasi edificio e spazio interno e fornisce una griglia per la progettazione, costruzione e gestione di strutture ecologiche e sane, altamente efficienti e convenienti. La certificazione è un simbolo di eccellenza e indica, con una validazione di parte terza riconosciuta dal mercato internazionale, che un edificio ha raggiunto elevati livelli di sostenibilità energetico – ambientale, tutelando la qualità della vita e la salute delle persone.

E il valore schizza…

Il mercato immobiliare negli ultimi anni premia gli immobili con la certificazione LEED riconoscendo nella sostenibilità un elemento decisivo per orientare le scelte di investimento. L’incremento, stimato nell’ultima ricerca realizzata da REBuild Italia, parla di incrementi tra il 7 e l’11 per cento in funzione della qualità della certificazione. L’effetto non si limita ai valori dei beni, ma incide anche sui tempi di commercializzazione. Ergo: più si ha un immobile “green”, prima lo si può vendere (e bene).

INFOGRAFICA

L’esempio Porta Nuova certificata LEED

22,5%,
il risparmio energetico rispetto ad altri edifici “standard”

37,3%,
la riduzione dell’utilizzo di acqua potabile negli edifici

100%,
il riutilizzo di acqua piovana

51%,
la riduzione dell’acqua per irrigazione


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