Chiuso dal 2016 e sgomberato da luglio 2022, l’ex liceo Omero di Milano, storico istituto a indirizzo classico situato in via del Volga, quartiere Bruzzano, è pronto per essere demolito. Da qualche giorno infatti sono state posizionate le paratie in vista dei lavori che partiranno a breve per abbattere l’edificio. La domanda che a questo punto si pongono tutti i residenti della zona è una sola: cosa sorgerà al suo posto?
La demolizione dell’ex liceo Omero di Milano: cosa c’è da sapere
Sebbene la data ufficiale della demolizione della struttura non ci sia ancora, per la fine di questo mese è segnata sul calendario un’assemblea con la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano, i membri del comitato di quartiere guidato dall’avvocato Matteo De Paolis e con l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Marino Marco Granelli che, tra l’altro, frequentava quello che era una volta il liceo Omero di Milano.
La decisione di abbattere l’ex liceo classico del quartiere Bruzzano era arrivata in via definitiva lo scorso anno. Lì non c’erano più studenti dal 2016 quando, a causa di un significativo calo delle iscrizioni, si era scelto di trasferire i ragazzi presso il liceo scientifico Russell, in via Gatti, in zona Niguarda. Da allora si erano verificate anche diverse occupazioni abusive con cui residenti e Comune avevano dovuto fare i conti.
Liceo Omero di Milano, i commenti di De Paolis e Pirovano
De Paolis si fa portavoce di quelle che sono le chiare richieste del quartiere, il quale, in poche parole, richiede che al posto di questo istituto che presto non ci sarà più, vengano costruiti spazi per la socialità. «Lì dove ora c’è la scuola vorremmo che venisse ricostruito un altro istituto scolastico, così da dare agio anche alla scuola media Saba, ubicato lì accanto, che versa in condizioni precarie», sostiene l’avvocato.
«E poi vorremmo che un secondo edificio venisse adibito a iniziative di socialità per il quartiere: un cinema, un teatro e altre attività di questo tipo. Perché Bruzzano – commenta – è un quartiere vivo e anzi, va aiutato a diventare un luogo di attrazione per i giovani».
Sulla testa lunghezza d’onda è anche Anita Pirovano, che già oltre un anno fa si era ritrovata con il comitato di quartiere per portare sul tavolo degli assessori le volontà di chi abita e frequenta quella zona. «Ciò che ci sta a cuore – afferma la presidente del Municipio 9 – è che alla fine di tutta l’operazione, il saldo sia positivo».
«Oggi – prosegue – ci sono due scuole adiacenti, entrambe malmesse, e vorremmo che una volta terminati i lavori, che rientrano nel Piano triennale delle opere, ci fossero sempre due scuole. Ma nuove».
