Milano Arch Week, in anteprima la città del prossimo 2030

Milano Arch Week
Milano Arch Week

L’edizione 2019 di Milano Arch Week, la settimana di eventi dedicata all’architettura che si terrà dal 21 al 26 maggio, dialogherà con i temi della XXII Triennale, Broken Nature: Design Takes on Human Survival. Ci sarà così spazio alla sostenibilità ambientale, allo sviluppo tecnologico, ai fenomeni migratori, alle trasformazioni sociali, che saranno messi in relazione con lo spazio urbano e analizzati attraverso una prospettiva urbanistica e architettonica.

Il programma è ricco di partecipazioni internazionali: i vincitori del Pritzker Prize, il premio di architettura più importante al mondo, Rem Koolhaas e Shigeru Ban, insieme ad altri nomi come Al Borde, Ash Amin, Paola Antonelli, Assemble, Kunlé Ayademi, Alessandro Balducci, Said Berkane, Tatiana Bilbao, Mario Botta, Andrea Branzi, Cino Zucchi.

Non mancherà uno sguardo sulle trasformazioni che sta vivendo Milano: il nuovo Urban Center, all’interno del Palazzo dell’Arte, sarà l’epicentro di una riflessione ad ampio spettro sulle principali sfide della città del 2030. Il Politecnico ospiterà le lecture dei grandi architetti internazionali, mentre la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ne esplorerà le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di “About a City”. Novità di questa edizione, curata da Stefano Boeri per la direzione artistica, è la collaborazione con Open House Milano, quest’anno evento satellite dell’Arch Week, che durante il fine settimana coinvolgerà la città aprendo a tutti e gratuitamente edifici pubblici e privati dal notevole valore architettonico.

La settimana sarà l’occasione della collaborazione con “Storie Milanesi”, un progetto di Fondazione Adolfo Pini, che mette a circuito sedici case museo, atelier d’artista, studi di architetti e designer. Attraverso un itinerario sviluppato a partire dal rapporto uomo-natura il pubblico sarà accompagnato a conoscere la città con gli occhi di coloro che in tempi, ambienti sociali, quartieri e con personalità differenti hanno lasciato patrimoni di cultura e di sapere nella città.

Nei prossimi mesi il programma si arricchirà di incontri, presentazioni di libri, performance, serate musicali, passeggiate, biciclettate e Vesparch – itinerari urbani in sella a una Vespa – con guide d’autore, per scoprire la città da nuove prospettive. Milano Arch Week sarà anche occasione di coinvolgimento attivo degli studenti e dei giovani professionisti che avranno la possibilità di prendere parte a una serie di workshop, le cui iscrizioni sono aperte fino al 24 aprile sul sito milanoarchweek.eu.

Al fianco dei grandi progetti urbanistici

Resca (Politecnico): Siamo protagonisti, dagli scali ai campus

Il Politecnico è una delle eccellenze milanesi che segue da vicino il traghettamento verso la città del 2030. Non a caso sarà protagonista della Milano Arch Week 2019, come conferma a Mi-Tomorrow il rettore Ferruccio Resta.

Come si inserisce la settimana dell’architettura nella Milano di oggi?

«La città di Milano si trasforma e si pone al centro di riflessioni sull’architettura, intesa come tecnologie, spazi, servizi per il cittadino. Sono proprio i temi che saranno rappresentati all’Arch Week di maggio».

Qual è il ruolo del Politecnico in questo processo?

«Il Politecnico sta partecipando alle trasformazioni urbane della città seguendo il progetto di riqualificazione degli scali ferroviari, ma anche la futura Accademia di Brera, le aree dismesse, i depositi. Stiamo partecipando attivamente con una trasformazione dei nostri campus, in Città Studi e in Bovisa. Ed esportiamo l’architettura italiana nel mondo grazie ad un nuovo centro in Cina, nella città di Xian».

Architettura e stadi, come vede il futuro di San Siro?

«Penso che ci sia in ballo un bellissimo progetto architettonico che doterà Milano di un impianto sportivo per vedere il calcio di domani. Tra vent’anni questo sport avrà esigenze completamente diverse da quelle di oggi».

DAL 21 AL 26 MAGGIO
milanoarchweek.eu

mitomorrow.it