Grazie al finanziamento di oltre 1 milione di euro da parte del Ministero della Cultura torna a breve Milano è Viva nei Quartieri, il progetto attuato e coordinato da Palazzo Marino per promuovere e sostenere attività di spettacolo dal vivo in diverse aree della città, da quelle più centrali a quelle più periferiche. Gli eventi andranno in scena a Milano tra il 15 giugno e il 31 ottobre e, come di consueto, attireranno migliaia e migliaia di persone.
Milano è Viva nei Quartieri: il progetto 2023
È di 1.150.300 euro il finanziamento messo a disposizione dal MIC per l’edizione 2023 di Milano è Viva nei Quartieri. I fondi servono a sostenere e valorizzare una serie di rassegne e iniziative di spettacoli live che si svolgeranno nel capoluogo lombardo. Prima di tutto Palazzo Marino attiva un bando pubblico, dove sono indicate le diverse regole e istruzioni per prenderne parte.
Tra i criteri che si leggono sul bando indetto dal Comune di Milano vi sono:
- La prevalenza degli eventi in programma oltre la circonvallazione esterna 90/91
- L’attenzione al coinvolgimento di spazi non convenzionali
- La portata formativa del progetto, la presenza di laboratori dedicati alle arti performative

Due sono inoltre le sezioni che si leggono nel bando per Milano è Viva nei Quartieri. «La sezione A riguarda festival di teatro, musica, danza, arte circense e multidisciplinari, che dovranno coinvolgere almeno tre quartieri con la previsione di eventi, laboratori, presentazioni», si legge. «Per ciascuno degli 8 progetti selezionati – uno per ciascun municipio, dal 2 al 9 – sarà erogato un contributo fisso di 80mila euro a sostegno delle spese di realizzazione del festival, il cui valore dovrà essere pari o superiore a 100mila euro».
Invece «la sezione B dell’avviso è invece destinata ai soggetti che intendono realizzare progetti diffusi di attività dello spettacolo, il cui valore dovrà essere pari o superiore a 6.250 euro: il contributo assegnato ai progetti selezionati potrà variare dai 5 ai 35mila euro, in base al valore del progetto, e non potrà essere superiore all’80% del suo valore».