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29. 03. 2024 00:54

Registro alias Milano per cambiare nome sui documenti: l’iniziativa del Comune

Milano sempre più inclusiva: il nuovo progetto del Comune piace ai giovani, ma suscita anche non poche polemiche. Ecco cos'è il Registro alias e da quando sarà attivo

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La città diventa sempre più inclusiva e introduce il Registro alias Milano per chi vuole cambiare nome su certificati e documenti. Ecco l’iniziativa del Comune che piace ai giovani, ma dall’altra parte suscita anche molte polemiche. Il progetto era in lavorazione già dalla scorsa primavera quando, nell’aula di Palazzo Marino, era stato scritto e approvato un documento (non senza fatica). Vediamo in cosa consiste, cosa cambia e chi può iscriversi a questo speciale registro.

Registro alias Milano: il ruolo di Monica Romano

È passato quasi un anno dall’approvazione di quel documento e oggi possiamo dire che il Registro alias Milano sarà presto attivato. Esso sta per trovare la sua applicazione pratica. Ma che cos’è per la precisione? Di che cosa si tratta?

Come è ormai noto, in Italia, il percorso per cambiare nome all’anagrafe, per tutte quelle persone che non si riconoscono nel genere sessuale di nascita, è tutt’altro che semplice. La mozione era stata presentata dalla consigliera dem Monica Romano, prima trans del Comune di Milano. Ed è grazie al suo impegno e alle sue battaglie se oggi si è raggiunto un risultato così significativo.

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Registro alias Milano: che cos’è

Il Registro alias Milano, in sostanza, è un registro in cui ci si può iscrivere per cambiare nome sui documenti ufficiali. Dalla carta d’identità, alla tessera sanitaria, alla patente fino alla tessera elettorale.

Adesso manca solo qualche aggiustamento prima di poter introdurre ufficialmente il Registro alias Milano che, secondo la consigliera del Pd Monica Romano e consigliera delegata alle Pari opportunità Elena Lattuada, dovrebbe realizzarsi ufficialmente nella primavera 2023.

Registro alias Milano: chi ne può usufruire

A usufruire del Registro alias Milano potranno essere tutte le persone trans che abitano all’interno del Comune. Insomma, un grande e importante passo avanti per il capoluogo lombardo che sulle tematiche lgbt e sulla parità di genere si dimostra sensibile e al passo con i tempi.

Questo nuovo registro non solo semplificherà la vita di moltissimi milanesi, ma anche permetterà loro di vivere una vita più serena e tranquilla. Per Romano «ora non si può più aspettare».

Quante persone sono coinvolte?

Secondo i promotori e le promotrici del Registro alias Milano, i tempi di attesa dovrebbero essere ormai brevi. Esso potrebbe infatti essere attivo dalla prossima primavera, dunque tra qualche mese. A usufruire di questa iniziativa saranno perlopiù giovani milanesi che ormai da anni soffrono e lamentano la situazione in cui vivono, anche dal punto di vista burocratico e dei documenti.

Sono soprattutto le persone trans a soffrire molto la discrepanza tra il nome anagrafico – quello che, per il momento, vedono registrato sui propri documenti – e quello che invece si sentono.

Secondo un calcolo approssimativo, a richiedere l’iscrizione al Registro alias Milano, potrebbero essere centinaia di persone. La cifra, al ribasso, è di circa 200 cittadini. Questo è il numero stimato dai centri per la disforia di genere e dagli sportelli presenti nel territorio milanese.

Si tratta di un importante passo per agevolare «l’esercizio del diritto di voto per questa parte di popolazione, che da sempre diserta le urne a causa dei disagi provocati dalle divisione dei seggi in base al genere».

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