Vertiporti e taxi volanti a decollo verticale: con l’accordo tra Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa, e Skyports, leader mondiale nella progettazione e gestione di vertiporti, Milano entra già nel futuro.
E si pensa che in occasione delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026 nel capoluogo lombardo potrebbero già volare i primi taxi a decollo verticale.
Milano nel futuro: taxi volanti e vertiporti per il 2026
I vertiporti sono infrastrutture create per velivoli e veicoli elettrici a decollo verticale, pensati per collegamenti point to point.
Si tratta di mezzi quasi completamente a emissioni zero, ai quali Milano, come tutte le metropoli del mondo, guardano e pensano (o sognano) con interesse.
L’accordo tra Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Milano (Linate, che è hub della nuova compagnia Ita che subentra ad Alitalia, e Malpensa), e Skyports, proietta il capoluogo lombardo nel futuro.
La partneship è stata siglata per valutare l’opportunità di sviluppare e gestire un network di vertiporti e avviare così connessioni “aeree” cittadine.
Taxi volanti 100% carbon free
Dopo la firma dell’accordo, ora si pensa già alla realizzazione di strutture dedicate al decollo verticale negli scali milanesi, così da poter sviluppare collegamenti veloci tra l’aeroporto e altri punti della città.
I taxi volanti ai quali si pensa decongestioneranno il traffico cittadino. Che in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, in programma nel 2026, potrebbe creare notevoli difficoltà.
«L’obiettivo è quello di sviluppare questo tipo di mobilità in tempo utile per offrire un servizio stabile durante le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026», si legge in una nota di Sea.
«La collaborazione con Skyports accelererà la capacità di Sea di sviluppare un network di vertiporti, a cominciare dalla ‘grande Milano’ sostenendone quindi la fase di start up e sviluppando questa tipologia promettente e sostenibile di mobilità», le parole dell’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini raccolte in una nota per la stampa.