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18. 04. 2024 02:29

Tribunale europeo dei brevetti: Milano, non un altro fallimento

Dopo l'agenzia del farmaco, un altro ko sarebbe uno smacco a livello mondiale

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Milano è in corsa per divenire la nuova sede del Tribunale europeo dei brevetti, ma è tanta la paura che questa possa tramutarsi in una nuova occasione persa, in un altro fallimento. Un po’ come accaduto, a suo tempo, con la sede europea del farmaco, con la città in lizza fino all’ultimo per poi vedersi sfuggire di mano il tutto a causa della rapida risalita nei consensi di Amsterdam. 

Tribunale europeo dei brevetti, Milano ci spera

La città ci spera, eccome. Perché avere a Milano il Tribunale europeo dei brevetti vorrebbe significare davvero molto per tutto il movimento italiano. Pensate cosa vorrebbe dire avere a Milano la sede dove vengono depositati i titoli giuridici che sanciscono il diritto esclusivo di sfruttamento di un’invenzione, un marchio o qualunque cosa. Vorrebbe dire introiti garantiti, imprenditoria locale ancora più attiva e tanti, tanti stranieri di passaggio in città.

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Un nuovo caso, dopo la Brexit 

L’Unione Europea sta cercando una nuova sede per il Tribunale europeo dei brevetti proprio sulla falsariga di quanto successe, a suo tempo, con l’agenzia europea del farmaco: anche in quel caso la sede tradizionale, Londra, divenne indisponibile causa Brexit. Anche oggi, stessa storia: l’uscita dalla UE della Gran Bretagna ha costretto e sta costringendo Bruxelles a trovare un nuovo collocamento al tribunale. A suo tempo ne parlarono tutti: associazioni di categoria, governo, sindaci. Oggi, silenzio assoluto. Come mai? Beh, spesso ci si dimentica molto velocemente delle cose, questo lo insegna la storia…

Milano c’è, il tribunale ancora no

Oggi esistono due sedi centrali del Tribunale europeo dei brevetti, Parigi e Monaco di Baviera. Ma all’orizzonte c’è la concreta necessità di una terza sede, ma nessuno parla di Milano. C’è un po’ di timore che si possa rimanere isolati a livello europeo, tanto che si è mosso anche il ministero dello Sviluppo economico, che sul suo sito ha fatto apparire, come per magia, un aggiornamento sulla materia, dove si ricorda come «finora hanno depositato lo strumento di ratifica dell’Accordo Tub 16 Paesi Ue, tra cui l’Italia, che da tempo ha completato gli adempimenti di natura giuridica per l’adesione al Tub e al sistema del brevetto unitario e che ha designato Milano ad ospitare la sede locale del Tub in ltalia». La sede nazionale, non quella internazionale.

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