A tenere banco sono state le immagini dell’Ufficio scolastico territoriale occupate dai precari infuriati per gli errori nell’assegnazione degli incarichi. Sotto accusa l’algoritmo che avrebbe dovuto sistemare il complesso sistema delle nomine per l’anno scolastico senza lasciare adito a ricorsi e invece ha provocato un caos imprevedibile con insegnanti inviati nei posti sbagliati.
«PRECARI» 📽️
Presidio dei precari della scuola USB all’URS Lombardia: studenti, docenti e personale uniti per una nuova formazione ⤵️#milano #precari #10settembre2024 pic.twitter.com/SdUgFBFp5J
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) September 10, 2024
Ora si dovranno rimettere le cose a posto ma il meno che si possa dire è che si è partiti con il piede sbagliato. Ci sarà tempo per recuperare e lanciare una macchina gigantesca fatta di 931 scuole, tra pubbliche e private, di ogni ordine e grado che ospitano studenti fino ai 19 anni. I quali sono 360mila e gli insegnanti circa 28 mila, dati che riguardano la città metropolitana e che vanno ridotti di circa la metà se si considera solo Milano.
Un vero e proprio esercito attivo da lunedì a sabato sino alla prossima estate, una realtà che coinvolge anche le famiglie degli studenti, non solo i genitori ma anche i parenti più stretti che a vario titolo seguono le attività in particolare di più piccoli.
Ciò che non cambia è il fascino della prima campanella, l’ingresso in un mondo che diventa una seconda casa con amicizie, affetti, successi e delusioni che rimangono per sempre nella memoria. Comunque vada a scuola si affronta la vita per la prima volta e Milano, nonostante le difficoltà dei giorni scorsi, è in grado di offrire belle esperienze.
Anno scolastico, parla la preside Giovanna Mezzatesta: «Disorganizzazione, studenti difficili, ma tante soddisfazioni»
Se è vero che i giudizi più appropriati arrivano da coloro che si trovano sul campo e sanno quindi valutare bene problematiche e soluzioni, pochi come Giovanna Mezzatesta sono titolati per discutere il tema scuola. È, infatti, preside di due scuole molto diverse come il liceo Bottoni di via MacMahon e l’istituto comprensivo di via Graf a Quarto Oggiaro.
Partiamo da quest’ultimo che comprende la primaria e la secondaria: com’è la situazione insegnanti?
«Li stiamo ancora aspettando, per la primaria dovrebbero essere 30 più 36 di sostegno mentre per la secondaria 30 più 20 di sostegno».
Perché così tanti insegnanti di sostegno?
«La scuola si trova nei pressi delle case popolari che vengono riservate alle famiglie con figli disabili».
Possiamo dire che si tratta di una scuola di frontiera?
«Non è un’espressione sbagliata».
Che tipo d’insegnanti sono necessari?
«Devono essere molto motivati, pochi sono di ruolo».
Le lezioni partono tra pochi giorni, come farete senza insegnanti?
«Inizieremo con i supplenti, purtroppo scontiamo il caos che si è creato nell’assegnazione degli incarichi che ha colpito tutta la città».
Quanti sono gli studenti del Graf?
«Sono 640. Ogni anno abbiamo difficoltà a mettere insieme le classi perché MM, che gestisce le case popolari, effettua le assegnazioni tra giugno e luglio, di conseguenza le famiglie compiono le iscrizioni tra luglio e agosto con il risultato che classi già formate si trovano allargate fino a 25-26 alunni».
Ci sono difficoltà con gli stranieri?
«Sì, molti hanno difficoltà con la lingua italiana, in particolare quelli che si iscrivono alle secondarie senza avere frequentato la primaria in Italia oppure quelli che erano tornati al loro Paese durante il lockdown e poi sono tornati da poco».
Da dove arrivano?
«Dal nord Africa, molti sono arabi, ci sono anche tanti senegalesi. Poi sudamericani, in particolare peruviani, pochi invece i cinesi».
Parliamo del Bottoni.
«E’ una cosa diversa, si tratta di un liceo, c’è una scrematura già alle iscrizioni».
Pochi stranieri?
«Ci sono, noto che hanno difficoltà con il latino eccetto i cinesi che hanno un modo di studiare tutto loro».
Cosa si aspetta da questo nuovo anno?
«Come ogni anno spero di potere andare avanti, sapendo che ci troveremo con leggi annunciate che poi puntualmente non vengono votate».
I crimini che hanno coinvolto minorenni in questi ultimi tempi quanto influiscono sulla realtà scolastica?
«Vedo che in questi casi si cercano responsabilità nella scuola magari quando neanche le famiglie sono in grado di capire i propri figli».
Si chiede troppo alla scuola?
«Direi di sì».
Ci sono soddisfazioni nel vostro lavoro?
«Certo, penso a Bilal, ragazzo egiziano di Quarto Oggiaro che ha frequentato prima il Graf e poi il Bottoni dove aveva la media del 9,75 e poi ha preso 100 alla maturità. Gli hanno chiesto qual era il suo segreto e lui ha risposto: mi sono messo d’impegno».
Poi cosa farà?
«Medicina, chi arriva dall’Africa ritiene che la professione di medico sia molto più spendibile di altre in qualunque paese». GS
Anno scolastico, la vicesindaco Anna Scavuzzo: «Scuole sempre più moderne e inclusive»
L’estate è un periodo in cui si svolgono le manutenzioni straordinarie delle scuole. «La pausa estiva ci ha permesso di proseguire i lavori in diversi cantieri – spiega a Mi-Tomorrow la vicesindaco e assessora all’istruzione Anna Scavuzzo -. Ho verificato di persona lo stato dell’avanzamento dei lavori, come nel cantiere della scuola di via Catone, che sta salendo giorno dopo giorno, e in quella di via Bezzecca, dove l’impresa sta effettuando interventi per l’efficientamento energetico, la riduzione dei consumi, il rifacimento delle coperture e la sostituzione dei serramenti».
Ci sono scuole che necessitano di lavori anche durante l’anno scolastico?
«La manutenzione ordinaria è nelle responsabilità della società in house MM e non si ferma mai, anche considerando che abbiamo in carico oltre 570 di immobili. Per dare un ordine di grandezza: gli interventi di riparazioni e manutenzioni ordinarie realizzati da MM dall’inizio dell’anno a oggi sono stati quasi 4.600».
In alcuni istituti, tipo Manara di via Bezzecca, sono state fatte opere di efficientamento energetico: c’è un piano per estenderle ad altre?
«La programmazione del Comune per i lavori di manutenzione straordinaria è triennale, progressivamente dovrà riguardare tutti gli edifici a uso scolastico e comprende anche tutte le attività per efficientamento, riduzione dei consumi e ottimizzazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento».
Situazione barriere architettoniche, ci sono ancora criticità?
«Le criticità più rilevanti sono nelle scuole più vecchie, mentre il patrimonio di edilizia scolastica degli ultimi decenni è stato realizzato con criteri di accessibilità sempre più inclusivi».
Scuola dei ciechi di via D’Annunzio: qual è il bilancio della nuova sede?
«La scuola ha affrontato molto bene il trasloco, le iscrizioni non hanno avuto flessioni e l’offerta didattica ed educativa continua ad avere la qualità che la caratterizza. Stiamo lavorando per migliorare gli spazi esterni».
Come vede le zone 30 e i parcheggi rosa adiacenti alle scuole?
«Tutte le iniziative che migliorano la vivibilità dei contesti scolastici, diminuiscono il traffico veicolare, rallentano tutti i soggetti intorno alla scuola e rendono più sicuro il percorso casa-scuola per tutta la comunità scolastica, bimbi e bimbe in primis, sono da sostenere».
L’edilizia scolastica richiede molti fondi, sono sufficienti quelli del Pnrr?
«Il Pnrr ha portato risorse all’edilizia scolastica da qui al 2026 per circa 90 milioni di euro, mentre il Piano Triennale delle Opere negli ultimi 5 anni ha previsto lavori di manutenzione straordinaria per oltre 250 milioni di euro. Grazie ai fondi Pnrr il Comune sta realizzando 7 nuove scuole, a cui si aggiunge la rifunzionalizzazione di un edificio in disuso e una mensa scolastica». GS
Anno scolastico in partenza: il lavoro di Bolton Hope Foundation contro la dispersione scolastica
Edoardo Colzani
È del 7,3% il dato della dispersione scolastica nel territorio di Milano secondo una recente ricerca Invalsi. Una percentuale in linea con la media nazionale, 8,7%, ma in crescita ed allarmante se si rapporta il dato in base alle zone della città, dato che nelle aree periferiche supera abbondantemente la media nazionale.
Bolton Hope Foundation, fondazione nata nel 2020 e specializzata sui temi dell’educazione e dell’istruzione come investimento più importante da promuovere a vantaggio del futuro di una nazione. La fondazione destina quasi il 90% dei propri contributi a progetti rivolti ad interventi educativi ed in particolare in contrasto alla dispersione scolastica e la promozione dell’educazione.
Tra le principali iniziative un programma destinato agli asili no profit di Milano con lo scopo di migliorare l’offerta educativa e l’efficienza organizzativa. Inoltre quest’anno la fondazione ha ideato Futuro prossimo, un festival nato per riflettere sul futuro della scuola. «Molti ragazzi pur completando il percorso scolastico, non raggiungono i traguardi minimi previsti dalle scuole – spiega Cino Lorenzo Vitta -.
«Vi è ancora un divario ampio tra nord e sud e tra l’Italia ed alcuni Paesi dell’UE. La scuola sta andando incontro a grandi sfide, è importante investire in ricerca e fare progetti di lungo periodo per guardare al futuro con ottimismo».
Anno scolastico a Milano, il calendario
12 settembre
Primo giorno di scuola
1° novembre
Tutti i Santi
23 dicembre-6 gennaio
Vacanze natalizie
6-7 marzo
Vacanze di Carnevale
17-22 aprile
Vacanze di Pasqua
25 aprile
Anniversario della Liberazione
1° maggio
Festa del Lavoro
2 giugno
Festa della Repubblica
7 giugno
Ultimo giorno di scuola
Anno scolastico a Milano, i numeri
6300
Nuovi docenti di ruolo previsti
414
Nuovo personale amministrativo
792
Posti disponibili per i dirigenti scolastici
250
Istituti affidati in “reggenza” allo stesso dirigente
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia
Anno scolastico a Milano, il dato
125.475
Studenti lombardi che riceveranno il contributo dote scuola (233 euro) per l’acquisto di libri e materiale scolastico
Fonte: Regione Lombardia