Bollettino regionale, Gallera: «I contagiati sono 45.720, ma i dati sono confortanti»

I dati aggiornati sulla lotta al Covid-19

gallera e fontana regione lombardia
gallera e fontana regione lombardia

Alla conferenza stampa di Regione Lombardia organizzata oggi per aggiornare i dati sull’epidemia di coronavirus ha partecipato, oltre all’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, il presidente Attilio Fontana.

Insieme a loro il professor Carlo Federico Perno, direttore dell’Analisi chimico cliniche e microbiologia del Niguarda di Milano.

 

Fontana: «Arrivata la certificazione per le nostre mascherine»

Il numero uno della Regione ha aperto la conferenza raccontando della guarigione dell’infermiera Elena Pagliarini, la cui foto che la ritrae stremata sulla tastiera di un pc era divenuta uno dei simboli della lotta al Covid-19. Positiva al virus, è oggi guarita. «Posso solo ringraziarla, lei e tutti gli infermieri del Paese e della Regione che stanno lottando come dei leoni».

L’altra buona notizia data da Fontana è che «oggi è arrivata la certificazione delle mascherine che abbiamo prodotto e non potevamo utilizzare». Si potrà quindi iniziare a distribuirle.

Gallera: «Tutti i dati sono confortanti»

L’assessore regionale ha poi aggiornato i dati. «Siamo a 47.520 contagi con una crescita di 1.455 ma abbiamo processato molti più tamponi di ieri. I ricoverati sono 11.802, +40 rispetto a ieri. In terapia intensiva abbiamo 1.381 persone, +30. Sono sempre sature ma abbiamo un numero minore di ingressi. Continuano a crescere in maniera costante i dimessi, siamo a 13.020, +791. Il numero dei decessi è sempre alto, 8.311, +351 con una lieve flessione rispetto a ieri. Tutti i dati sono confortanti, siamo in una fase di stabilizzazione».

Per quanto riguarda le province, «Bergamo è arrivata a 9.315, Brescia a 9.014, con una situazione che apprendiamo essere in miglioramento netto». Il dato più alto è ancora quello della provincia di Milano: 10.291, +387, in città sono 4.184 con un +166.

In vista di un fine settimana di sole, Gallera ha chiesto di dimostrare «una volta di più il carattere dei lombardi rimanendo a casa». Nel frattempo è stata resa fruibile a tutti la dematerializzazione della ricetta, attivando il servizio via sms. Inoltre continua il lavoro delle USCA sul territorio, con 1.233 visite svolte in questi giorni.

Subito dopo Gallera ha parlato il professor Carlo Federico Perno, direttore dell’Analisi chimico cliniche e microbiologia del Niguarda di Milano, riguardo ai test anti-corpali. «Test che tendono ad essere più utili quando la malattia ha una certa storia che non all’inizio perché gli anticorpi compaiono dopo un certo tempo che il virus è entrato nell’organismo, non prima di due-tre settimane.

Cominciamo ad avere tanti guariti, il tempo corretto per iniziare i test è ora, con una casistica ampia di dimessi. I dati che ci sono stati riferiti nei giorni scorsi fanno pensare che i test rapidi finora condotti non siano estremamente affidabili. Al momento i test anti-corpali ci indicano se abbiamo contratto il virus, non se siamo protetti da esso. Riteniamo probabile che gli anticorpi contro il coronavirus siano protettivi, ma è un’ipotesi che dobbiamo verificare».

gallera e fontana
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