21 C
Milano
14. 09. 2024 20:27

Carcere di Opera, partita l’indagine per maltrattamenti ai detenuti

L'indagine fa un passo in avanti ed entrerà nel vivo dopo l'estate

Più letti

L’indagine sui presunti pestaggi nei confronti di detenuti nel carcere di Opera da parte di agenti di polizia penitenziaria fa un passo in avanti. Il fascicolo nei giorni scorsi è passato dal cosiddetto “modello 45”, ossia senza titolo di reato né indagati, a “modello 44”, ossia con un titolo di reato: ora si indaga per maltrattamenti.

Carcere di Opera, passo avanti nelle indagini

L’inchiesta, che si presume entrerà nel vivo dopo la pausa estiva e che è coordinata dalle due pm che si stanno occupando del caso con al centro l’ipotesi di torture e maltrattamenti su alcuni minorenni in cella al Beccaria, ha preso il via alla fine di luglio, dopo che il Garante per i diritti dei detenuti, Francesco Maisto, ha depositato una lettera anonima scritta a mano da un carcerato e una denuncia di 10 righe con anche il nome della vittima.

Carcere di Opera
Carcere di Opera

Nella missiva inviata nelle scorse settimane da un detenuto a un’amica, e in prima battuta finita sul tavolo di Maisto, si denuncia una «violazione totale dei diritti umani. Ci trattano come animali. Non vedo cambiamenti. Ieri sera hanno picchiato uno in venti con manganelli e asta di ferro. Non avrei mai pensato né immaginato una cosa del genere. Vorrei fare dei reclami tramite Antigone. Da otto giorni non vedo un medico e sto molto male. Se va avanti così faccio lo sciopero della fame».

_________________________________________________________

Carcere di Opera, dove eravamo rimasti (30 luglio 2024)

La Procura di Milano ha aperto una inchiesta, al momento senza titolo di reato e senza indagati, su presunti pestaggi da parte di agenti della polizia penitenziaria nei confronti di detenuti nel carcere di Opera denunciati dagli stessi carcerati in una lettera anonima e in una stringata segnalazione.

Presunti pestaggi al carcere di Opera: la lettera dei detenuti

Il procuratore Marcello Viola ha assegnato il fascicolo alle pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, titolari dell’indagine con al centro torture e maltrattamenti su alcuni minorenni in cella al Beccaria, dopo che il Garante per i diritti dei detenuti, Francesco Maisto, gli ha “girato” la missiva scritta a mano e una denuncia di 10 righe con anche il nome della vittima.

Violenza al carcere di Opera
Violenza al carcere di Opera

Nella lettera scritta da un detenuto a un’amica, e in prima battuta finita sul tavolo di Maisto, si denuncia una «violazione totale dei diritti umani. Ci trattano come animali. Non vedo cambiamenti. Ieri sera hanno picchiato uno in venti con manganelli e asta di ferro. Non avrei mai pensato né immaginato una cosa del genere. Vorrei fare dei reclami tramite Antigone. Da otto giorni non vedo un medico e sto molto male. Se va avanti così faccio lo sciopero della fame». Oltre a questa e alla segnalazione di poche righe su presunte aggressioni, da quanto è stato riferito, ce ne sarebbero altre che dovrebbero arrivare in Procura.

In breve

FantaMunicipio #1: la prova del nove ai blocchi di partenza, quali i prossimi progetti milanesi

Si riparte, a inizio settembre, con la nuova edizione del FantaMunicipio. Anche in agosto il Comune non si è...