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19. 03. 2024 12:47

Contagi a scuola, a Milano è il caos: tra norme ritirate, tamponi e DAD

Con l'aumento dei contagi a scuola il Ministero dell'Istruzione cerca di correre ai ripari. Tuttavia sembra essere piuttosto disorientato nelle sue scelte...

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Sul tema dei contagi a scuola il Governo sembra disorientato. Neanche il tempo di inasprire il protocollo, riportando l’obbligo di quarantena anche solo con la presenza di un positivo in classe, che già dal Ministero dell’Istruzione hanno fatto dietrofront. Insomma, si ritorna al modus operandi delle scorse settimane: in caso di un positivo in aula tutti i compagni si tamponano ed effettuano un secondo tampone di controllo dopo 5 giorni dal primo. La classe va in quarantena solo se i positivi sono più di due.

Contagi a scuola, le proteste dei presidi sui tamponi: «Ats non controlla»

I contagi a scuola sono più che triplicati nelle ultime settimana. Nella sola Lombardia le classi in quarantena sono quasi un migliaio. Uno dei problemi più grandi resta quello del tracciamento: i presidi sono sul piede di guerra. Puntano il dito contro l’Ats, colpevole di non fare sufficienti controlli.

In pratica è la scuola a segnalare i positivi ed ad invitare i genitori degli altri alunni ad effettuare i tamponi. Tuttavia, questi non sono obbligati a farlo e spesso e volentieri non riescono a farlo in maniera tempestiva, anche per problematiche burocratiche. «Ho portato mia figlia in un ospedale nella lista di Ats, ma ci hanno rimandato, dicendo che bisognava presentarsi con la prescrizione del medico curante. Non è così – racconta al Corriere, Mauro Agostino Donato Zeni, preside del Tenca di Milano -. Ats non controlla nel dettaglio, è tutto lavoro in più per le scuole. E adesso aspettiamo anche le indicazioni sul green pass obbligatorio per i docenti».

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Nel frattempo a Milano scoppia nuovamente il caos. Ieri il Comitato A Scuola! è sceso in piazza Duomo per chiedere protocolli più efficaci contro i contagi a scuola e per continuare a garantire il diritto allo studio in presenza allontanando lo spettro della DAD. La situazione resta precaria ed il cielo all’orizzonte non è certamente sereno.

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