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09. 10. 2024 13:01

Festa dei nonni: Milano rende omaggio a un pilastro della società

Il 2 ottobre scatta la festa a loro dedicata. Milano, con la sua nutrita popolazione anziana, ma spesso per niente vecchia, ha tanti motivi per celebrarli

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Se guardiamo bene, l’immagine giovane e scattante che abbiamo di Milano in realtà è falsata. Perché? Perché, alla vigilia della “Festa dei nonni” prevista per domani, siamo fra le città più anziane d’Italia e d’Europa, con un’incidenza del 24,4% degli over 65 sul totale della popolazione, una percentuale che, secondo l’Istat, entro il 2031 è destinata a raggiungere un quarto degli abitanti, mentre i bambini dagli 0 ai 14 anni rappresenterà solo l’11%.

Non solo, Milano è la città dei centenari, se ne contano oltre 700, e gli over 90 sono ben 24mila, con le donne prime nella “classifica” della longevità: rappresentano il 70%. Questa è la fotografia della città alla vigilia della Festa dei Nonni, che scatta come ogni anno il 2 ottobre. Pur nelle tante difficoltà che devono affrontare ogni giorno le persone anziane in una metropoli come Milano, negli ultimi anni la figura dei nonni è cambiata molto.

Come vedremo in questo speciale a loro dedicato, i nonni non si limitano più a fare solo i nonni, spesso sgravando i genitori di tante preoccupazioni e di difficoltà economiche, ma, sono più attivi – e in molti casi più giovani (vedi alla voce Michelle Hunziker) – che mai.

Festa dei nonni, il co-housing che fa bene a tutti

Manuela Sicuro

Dare una risposta concreta alla solitudine e al bisogno di sentirsi “in compagnia” di chi è un po’ avanti con l’età, unita alla possibilità di dare un alloggio a Milano a giovani studenti. Questa è la direzione di Prendi in casa uno studente, iniziativa di coabitazione intergenerazionale tra giovani e anziani nata nel 2004 dall’associazione Meglio Milano (meglio.milano.it). Il progetto ha avviato già 700 coabitazioni dal suo inizio, 40 solo nel 2023. Graziana e Beatrice raccontano la loro esperienza di convivenza.

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Come mai ha deciso di partecipare a questo progetto?
«Ho deciso di partecipare a questo progetto perché non adoro stare da sola e quindi ho pensato che l’avere una persona in casa sarebbe stato per me ottimale. Lo consiglio vivamente perché si ha uno scambio generazionale molto importante. Allo stesso tempo ti aiuta a stare al passo con i tempi che sono sempre più veloci. In questo modo hai anche una visione del mondo e di ciò che succede come l’avevo io quando ero giovane e questo ti fa tornare un po’ indietro nel tempo».

Quali sono stati gli aspetti negativi o positivi di ospitare una persona più giovane in casa?
«Il fatto di ospitare ragazze giovani è stato senz’altro positivo almeno per me. Ho iniziato nel 2014 e ancora oggi sono in contatto con le tutte le persone che ho ospitato finora. In questa convivenza devi comunque ricordarti che non sei da sola e quindi rispettare anche le esigenze dell’altra persona. Anche perché ho avuto persone di tutte le età dai 21 ai 38 anni, quindi le esigenze e i bisogni cambiano sempre».

In base a questa esperienza quanto le persone più grandi posso dare ai ragazzi giovani e viceversa?
«Per quanto riguarda l’insegnamento da parte mia è un insegnamento “di vita” di esperienza di quotidiano, come anche insegnare come cucinare qualcosa, come organizzare la scorta in frezeer o come smacchiare una felpa. Loro invece ci insegnano tanto come ad esempio tutte le “novità” informatiche, ma soprattutto a a rivedere un po’ le nostre opinioni. Con il passare degli anni si cambia e cambia anche il modo di sentire ciò che accade intorno a noi, loro ci danno un contatto con il mondo di oggi».

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Perché hai partecipato a questo progetto? Lo consiglieresti?
«Ho deciso di partecipare perché l’idea mi è sembrata interessante. Queste soluzioni di cohousing permettono agli studenti di vivere in un alloggio confortevole a un prezzo molto ragionevole. In questo modo si può studiare, o lavorare, in una città oggettivamente molto costosa. Si ha la possibilità di interfacciarsi con chi ha più maturità ed esperienza, pur mantenendo una completa indipendenza. Inoltre in un Paese dove gli anziani sono sempre più soli, convivere con un giovane può essere un gran vantaggio. Per questi motivi e considerando anche la mia esperienza positiva con Graziana, consiglierei a chiunque questo progetto».

Come è andato questo scambio generazionale?
«Questo scambio generazionale è molto positivo e sono molto felice della mia scelta. Gli aspetti positivi sono tanti, economici ma anche e soprattutto inerenti al rapporto che ho con Graziana, i suoi consigli, le nostre conversazioni, i nostri confronti su tutti gli argomenti, sono la cosa più importante che mi ricorderò di questa esperienza».

C’è qualcosa che hai appreso da Graziana per la tua vita futura?
«Graziana mi ha aiutata tantissimo durante il periodo delle lezioni universitarie, mi ha dato molti consigli e mi ha aiutata a rimanere sempre positiva. Ho imparato tante cose, soprattutto dai racconti del suo vissuto. Vivere con una persona più grande ti permette di avere vicino qualcuno che sa darti il consiglio giusto, che può farti vedere le diverse sfaccettature delle situazioni, così da analizzarle in un modo in cui, per inesperienza, non avresti mai pensato di fare».

Festa dei nonni, l’iniziativa Nonni Amici: «Aiutiamo i bambini ad attraversare in sicurezza»

Nonni che si mettono al servizio dei più piccoli per la cittadinanza sono anche quelli di Nonni Amici progetto di Auser Milano e Comune che vigila sulla sicurezza dei bambini intorno alle scuole, come ci racconta la coordinatrice del progetto Monica Pontoni di Auser.

Che tipo di progetto è?
«Nasce nel 1999 come convenzione tra Auser, Cgil e Comune di Milano che aveva bisogno di supporto ai vigili davanti alle scuole, per controllare le entrate e le uscite. Poi viste le molte richieste da parte delle scuole è diventato una vera convenzione con il Comune. I volontari vanno davanti alle scuole all’entrata e all’uscita dei bambini e presidiano i luoghi con un volontariato riconoscibile, con divise e tesserino Auser».

I numeri a Milano e chi può partecipare?
«All’inizio erano 120 nonni amici e le scuole era 30 tra materne ed elementari. Oggi il progetto, che è sempre andato avanti in tutti questi anni, anche con l’inserimento di altre associazioni di volontariato, è arrivato a 200 nonni amici con 70 scuole coinvolte. Non ci sono limiti di età per partecipare, abbiamo anche persone di 40 anni quindi genitori e nonni anche di oltre 80 anni».

Un aiuto per la cittadinanza e per i genitori.
«Sì è molto richiesto anche dal Comune perché è un supporto notevole, molte scuole fanno fatica a essere seguite anche dai vigili. Aiutano i bambini ad attraversare la strada in punti più pericolosi, controllano anche che non ci siano malintenzionati intorno alle scuole o episodi di bullismo, questo è un aspetto molto importante per i genitori negli ultimi anni».

Quali sono stati i riscontri per i nonni e i bambini?
«Si instaura un vero rapporto di fiducia tra i volontari, i bambini e i genitori, si vede anche dai report che abbiamo ogni anno. I bambini riconoscono in questi figura di volontari dei nonni veri e propri, molti lo fanno da anni con entusiamo. Spesso però bisognerebbe far capire agli automobilisti che i nonni che cercano di far attraversare i bambini in sicurezza lo fanno per il bene di tutti».

Siete alla ricerca di nuovi volontari?
«Sì, ci chiamano le scuole ma non riusciamo a soddisfare tutti. Vorremmo riattivare dopo il Covid anche il progetto Pedibus, che accompagnava i ragazzi a scuola. Per questo però ci servono nuovi volontari, chi volesse diventarlo può contattarci alla mail auser.mi@auser.lombardia.it». MAS

Festa dei nonni, che Belvedere! Il 2 ottobre visite gratuite al 39° piano di Palazzo Lombardia

Daniela Marsile

In occasione della Festa Dei Nonni, domani, a partire dalle 16.30 è prevista un’apertura straordinaria del 39° Piano Belvedere di Palazzo Lombardia. Un’iniziativa che permetterà a nonni e nipoti di passare un pomeriggio insieme in un modo insolito. La salita al Belvedere, completamente gratuita previa prenotazione, consentirà a nonni e nipoti di ammirare il panorama milanese da 161 metri di altezza.

Dalle 15.30 alle 16.30 l’accesso sarà dedicato ai bambini dell’asilo nido di Regione Lombardia con i propri noni e, successivamente, dalle 16.30 alle 19.30 sarà aperto a tutti. Al termine della visita potranno farsi scattare una foto che verrà consegnata loro come ricordo. Nel corso della visita sarà offerta la merenda. La prenotazione può essere effettuata al seguente indirizzo web: https://eventi.regione.lombardia.it/it/festa-dei-nonni-apertura-belvedere

Festa dei nonni, i numeri

24mila
I milanesi over 90

70
Percentuale di donne over 90

732
I milanesi over 100

Fonte: Fondazione per la Sussidiarietà

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