Giuseppe Fiorito, dirigente del Partito Fratelli d’Italia a Rovereto, ha condiviso un post su Facebook, poi rimosso, definendo Gino Strada criminale comunista. Un gesto poco cortese, soprattutto nel giorno della morte del fondatore di Emergency, che non è passato inosservato ai più. Perché sebbene Fiorito abbia poi deciso di cancellarlo, questo non è bastato per non farlo circolare in rete. Con conseguenti polemiche subito scaturite.
Gino Strada criminale comunista
Il testo non ha bisogno di particolari commenti: «Onore a tutti i giovani di destra – si legge nel post di Giuseppe Fiorito, dirigente a tutti gli effetti del partito guidato da Giorgia Meloni – è morto il criminale comunista Gino Strada. Onore a tutti i giovani di destra che lo affrontarono durante i cortei dove lui con una chiave inglese in mano gridava “Uccidere un fascista non è reato”». Un post rimasto in vita circa due ore, abbastanza per farlo circolare senza particolari problemi. Come certificato, d’altronde, dalle successive condivisioni social e dagli articoli apparsi sui media locali come Il Dolomiti.