Un giro sui social network in grande stile ed ecco che il video diventa subito virale ed innesca la polemica politica: a pochi giorni dal suo insediamento come assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Romano La Russa, fratello di quell’Ignazio già fondatore di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni e Guido Crosetto, è stato ripreso di spalle in un video mentre alza il braccio destro e fa il saluto romano durante il rito del «presente». L’esponente di Fdi si trovava a una cerimonia funebre in memoria di Alberto Stabilini, esponente dell’estrema destra milanese ed ex membro del Fronte della gioventù.
IL SALUTO FASCISTA DI ROMANO LA RUSSA
L’assessore alla Sicurezza di @RegLombardia, @RomanoLaRussa, ripreso mentre alza il braccio destro e fa il saluto romano durante cerimonia funebre in memoria del camerata Alberto Stabilini#RomanoLaRussa #Milano #21settembre pic.twitter.com/P0kfpJg5wo
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) September 21, 2022
Il video del saluto fascista dell’assessore Romano La Russa
Il video comincia con la voce di una persona che non viene inquadrata che invita i camerati a mettersi al proprio posto per far partire il cerimoniale. E poi, a gran voce, chiama per tre volte consecutivamente il «presente». La polemica è innescata; parte la stessa Fratelli d’Italia: «L’estremo saluto – si legge in una nota – era stato richiesto in vita dal defunto e Romano era cognato e amico di una vita di Alberto. Quel che preme sottolineare, e che non emerge dal video, è che Romano ha invitato tutti a non fare il saluto romano. Emerge invece con chiarezza che il movimento del braccio di Romano non ha nulla a che fare col saluto fascista ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto. Basta verificare il movimento del suo braccio, peraltro assente durante le chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale».
La giustificazione di Romano La Russa
Romano La Russa si giustifica così: «Non era un saluto fascista, ma militare. Si tratta di una bufera del tutto ingiustificata, inutile, esagerata e strumentalizzata a fini politici. Mio cognato era un vecchio commilitone a cui suoi 15 vecchi amici hanno voluto porre l’ultimo saluto così come sarebbe piaciuto a lui. Fine. Lungi da ogni pubblicità e propaganda fascista. Me ne duole se è apparso così e se qualcuno si è ritenuto offeso mi spiace ancora di più».
La proteste di M5s e Pd
«È un fatto molto grave. non degno di un’istituzione democratica come la Regione Lombardia, pertanto chiediamo all’assessore La Russa di dissociarsi pubblicamente. In caso questo non avvenisse, ci attendiamo che sia il presidente Fontana a censurare il gesto del suo assessore, senza costringerci a depositare in Consiglio una mozione di censura contro La Russa». Queste le parole del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul. Sulla stessa linea il capogruppo regionale del M5s, Nicola Di Marco: «Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno il dovere di intervenire immediatamente, dal momento che La Russa oggi rappresenta la Giunta regionale e di conseguenza la Lombardia». Infine Attilio Fontana: «Non condivido il comportamento di La Russa, valuteremo. Sono comportamenti che non fanno parte del nostro modo di vedere. Rimozione dall’incarico? Non c’è nessuna richiesta che mi sia stata presentata».