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24. 04. 2024 07:32

Subdola, ma meno pericolosa: buongiorno, influenza

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Meno pericolosa, sulla carta, di quella dell’anno scorso, ma ugualmente subdola e da non sottovalutare: è il biglietto da visita dell’influenza 2019, che continua a diffondersi ma con un’intensità minore rispetto alla passata stagione.

I DATI • Due al momento i ceppi virali prevalenti: l’A-H3N2, particolarmente rischioso per gli anziani, e l’A-H1N1. Secondo il bollettino Influnet, la sorveglianza sentinella della sindrome influenzale coordinata dall’Istituto superiore di sanità, nella prima settimana dell’anno la curva epidemica ha raggiunto un livello d’incidenza di 5,3 casi per mille assistiti, costringendo a letto circa 323 mila italiani (quasi due milioni da metà ottobre).

Le stime parlano di cinque milioni di casi in tutta la stagione influenzale, con il picco atteso tra fine gennaio e inizio febbraio: salvo clamorosi rovesci, la stagione influenzale dovrebbe essere, dunque, meno intensa della passata, la peggiore degli ultimi quindici anni, con otto milioni e mezzo di italiani colpiti, centosessanta casi di morte diretta per polmonite grave e circa diecimila persone decedute per complicanze a livello cardiaco e respiratorio, raggiungendo nei momenti di picco un’incidenza di 14,7 casi per mille assistiti.

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Abruzzo, Sicilia, Piemonte, Lazio e Campania le regioni finora più colpite: va meglio in Lombardia, (4,5 casi ogni mille assistiti).

RITORNO AL VACCINO • In controtendenza rispetto all’anno scorso anche le vaccinazioni, con un vero e proprio boom che prima di Natale ha messo in difficoltà alcune regioni, trovatesi a dover fare i conti con una penuria di dosi di vaccino anti-influenzale a causa di una sottostima della domanda.

Le richieste sono arrivate copiose non solo da parte di chi può ricevere gratuitamente il vaccino, in primis over 65 e soggetti a rischio, ma anche da adulti in salute disposti a investire una ventina di euro, questo il prezzo del vaccino in farmacia, per evitare di ammalarsi.

In Italia, stando ai dati del ministero della Salute, le coperture vaccinali la scorsa stagione sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente, poco sopra quota 15% (12,1 in Lombardia). Tra gli over 65 la copertura è stata del 52,7%, ancora lontana dal 65% abbondante pre 2010 ma in risalita rispetto al 48,6% registrato nel 2014/15.

Dati incoraggianti che mostrano un rinnovato ricorso al vaccino da parte degli italiani dopo che quest’ultimo ha pagato enormemente le errate e fuorvianti comunicazioni sulla pandemia del 2009, la famigerata febbre suina, che portò molti a essere dubbiosi sulla sua reale utilità. In realtà i dati scientifici confermano che i vaccini evitano l’80% delle malattie influenzali e dimezzano la mortalità conseguente.

In Lombardia, dove quest’anno si è passati a un vaccino quadrivalente, negli ultimi quattro anni la copertura per la popolazione anziana è stabile attorno al 47/48%, con una crescita del numero assoluto di vaccinazioni eseguite (oltre 1,2 milioni la scorsa stagione).

«Finalmente si riscoprono i vaccini»

L’analisi del virologo Pregliasco: «Prepariamoci alla fase acuta»

Per adesso il picco non è ancora arrivato, ma la previsione è comunque più positiva rispetto allo scorso anno. A confermarlo a Mi-Tomorrow è il virologo dell’università degli studi di Milano, Fabrizio Pregliasco.

Molte persone sono già a letto, a che punto siamo del contagio?

«In questi giorni siamo in una fase crescente, anche se il picco massimo sarà toccato entro le prossime due o tre settimane. Solo negli ultimi sette giorni sono stati circa 250mila gli italiani a letto per il virus».

Qual è il livello di pericolosità dell’influenza 2019?

«Possiamo dire che l’intensità è decisamente più bassa rispetto allo scorso anno. Il 2017 è stata la stagione peggiore degli ultimi 15 anni, con otto milioni e mezzo di contagi. In particolare, è in calo il numero di bambini ammalati, è proprio loro sono i principali vettori del virus».

Come spiega queste previsioni più positive?

«Sicuramente stiamo attraversando un inverno mediamente più mite rispetto allo scorso. E questo contribuisce a tenere sotto controllo i contagi».

Come è andato il periodo delle feste di Natale?

«Il bilancio è assolutamente positivo, il numero delle persone contagiate non è stato particolarmente alto e questo ha salvato le vacanze di moltissime persone. Naturalmente proprio adesso la soglia tenderà ad alzarsi perché stiamo per raggiungere il picco massimo della stagione».

Quanti italiani finiranno a letto da qui alla fine dell’inverno?

«La nostra previsione è di circa cinque milioni di ammalati. In Lombardia dovrebbero essere poco più di 800mila complessivamente».

Chi è più a rischio?

«Come sempre devono prestare più attenzione i soggetti fragili, come le persone anziane o quelle colpite da particolari patologie. Sono infatti le più esposte alle possibili complicanze derivanti dal virus dell’influenza. Poi ci sono naturalmente i bambini, che rappresentano il veicolo principale della diffusione di questi agenti».

Quest’anno che tipo di virus abbiamo di fronte?

«Ne sono stati isolati due. Sono entrambi abbastanza simili da quelli individuati negli anni passati».

I numeri relativamente bassi dei contagi sono legati anche all’aumento delle vaccinazioni?

«Assolutamente sì. Quest’anno sono aumentati gli italiani che hanno deciso di vaccinarsi. Si tratta di una cosa molto positiva perché, al di là delle polemiche, siamo di fronte a una riscoperta dell’utilità dei vaccini».

I DIECI CONSIGLI PER PROTEGGERSI

ABBIGLIAMENTO
Il consiglio è di vestirsi sempre a cipolla, cioè a strati. In questo modo è più facile proteggersi dagli sbalzi di temperatura ed essere così pronti ad alleggerirsi quando ci si trova in ambienti eccessivamente caldi. Proprio il passaggio dal caldo al freddo spesso espone al contagio dell’influenza.

IGIENE
Molto importante, secondo gli esperti, è anche lavarsi spesso le mani. Come si sa, proprio sulle estremità dell’organismo spesso si annidano agenti patogeni che poi possono facilmente contagiare sia chi li “trasporta” sia altre persone. Per questo quando si torna a casa le mani vanno lavate immediatamente.

VITA MONDANA
Quando il picco dei contagi si trova ai massimi livelli è consigliabile evitare luoghi troppi caldi, umidi e affollati. Sono proprio questo, infatti, i posti nei quali il virus si diffonde più facilmente. Anche grazie alla presenza di milioni di goccioline di saliva emesse da chi tossisce o starnutisce.

IDRATAZIONE
Per difendersi dal rischio di contagio è anche fondamentale idratare profondamente il proprio corpo. Questo significa bere tanto, almeno due litri di acqua al giorno. In questo modo le cellule dell’apparato respiratorio diventano più funzionali e quindi più efficienti.

A TAVOLA
Naturalmente è altrettanto importante scegliere un regime alimentare sano e bilanciato. Specialmente durante l’inverno non va trascurato il giusto apporto di vitamine, soprattutto C e del gruppo B. Bisogna quindi mangiare tanti agrumi, kiwi e verdure con foglie larghe e verdi come gli spinaci.

A CASA
Quando non ci si sente bene è anche importante stare attenti a non diffondere il virus nell’ambiente per evitare di incrementare i contagi. Quindi con i primi sintomi è bene restare in casa e non andare a lavorare o non recarsi in luoghi affollati. Finché ci sono sintomi si è contagiosi.

MEDICINALI
Un altro consiglio è approcciarsi all’automedicazione in modo consapevole. Va bene acquistare medicinali da banco contro tosse, raffreddore o altri sintomi influenzali. Ma bisogna anche ricordare che qualche linea di febbre è salutare, significa che l’organismo sta reagendo bene al virus.

SPORT
Bisogna anche fare attenzione agli sforzi fisici eccessivi. L’attività sportiva è fondamentale, ma deve essere regolare. Quando ci si sente particolarmente deboli è meglio evitare eccessi. Bisogna anche fare attenzione agli spogliatoi, perché sono luoghi particolarmente esposti al contagio.

CONVALESCENZA
Dopo essere stati a letto con l’influenza sarebbe opportuno rispettare un periodo di convalescenza di due settimane, perché l’organismo già debilitato potrebbe essere esposto a nuove infezioni. Quindi è meglio ricominciare le normali attività quotidiane con estrema cautela.

RINFORZO
Naturalmente l’influenza può essere in qualche modo prevenuta. L’ideale sarebbe assumere con regolarità probiotici in grado di rinforzare le difese immunitarie. Utilizzando questi prodotti ogni giorno durante l’anno è più facile trovarsi pronti quando il virus fa la sua comparsa.

800.000
I contagi previsti in Lombardia

4,5
I casi registrati ogni mille assistiti nella regione

12,1%
La copertura vaccinale sul territorio

52,7%
Gli over 65 che sono ricorsi al vaccino


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