È un brutto episodio di omofobia quello che denuncia lo scrittore Jonathan Bazzi su Twitter, dove racconta di essere stato additato insieme al compagno da un quarantenne, che ha invitato un amico e il figlio a unirsi «all’incontenibile sollazzo del contemplare due invertiti a passeggio».
Centro di Todi. Due amici quarantenni con bambino sette-ottenne al seguito passeggiano per il corso prima di pranzo. Passiamo io e il mio ragazzo, il padre del bambino ferma tutti, sghignazzando con gli occhi esplosi dallo spasso chiede al figlio e all’amico di girare a guardarci
— Jonathan Bazzi (@jonathanbazzi) August 14, 2022
Jonathan Bazzi e l’episodio omofobo
«Centro di Todi. Due amici quarantenni con bambino sette-ottenne al seguito – scrive su Twitter l’autore di ‘Febbre’ – passeggiano per il corso prima di pranzo. Passiamo io e il mio ragazzo, il padre del bambino ferma tutti, sghignazzando con gli occhi esplosi dallo spasso, chiede al figlio e all’amico di girare a guardarci per unirsi anche loro all’incontenibile sollazzo del contemplare due invertiti a passeggio.
«In Italia educare alle differenze è impossibile»
«Anche per questo l’educazione alle differenze in questo Paese resta impossibile: quando si parla di identità e relazioni i bambini vanno “lasciati stare” affinché – continua Jonathan Bazzi- possiate insozzarli ben bene, sin dalla lallazione, con la vostra lordura retriva e psicopatologica, buona ad assicurarvi un paio di secondi di adrenalina a scapito della dignità del primo che passa».
La solidarietà allo scrittore
«E gli anni che ci aspettano – la conclusione dello scrittore, il cui ultimo libro è ‘Corpi minori’ – non faranno che garantire legittimità a questo tradizionalissimo film dell’orrore in cui il senso di contare qualcosa, di avere consistenza e rilevanza, viene ottenuto prendendo di mira la gente per il solo fatto di esistere, ovvero sognando la soppressione – almeno morale – dell’altro da sé». Su Twitter, la solidarietà di tanti allo scrittore.