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28. 03. 2024 17:49

La milanesità si è persa: le bandiere e un messaggio che va oltre

Inneggiare a tutti, dimenticar nessuno

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Da molte parti si dice che la milanesità si è persa, quel sentimento di sentirsi parte di un gruppo, una socialità, che ha vissuto anni d’oro ma che oggi appare alquanto appassita. Eppure, se da un lato tutto questo è discutibile e per alcuni tratti anche condivisibile, dall’altro non si può ignorare come, in alcuni casi, celebrare la milanesità sia il viatico ideale per provare a ritrovarla.

la milanesità si è persa, bandiere di Milan e Inter sul balcone Aci milano-2
la milanesità si è persa, bandiere di Milan e Inter sul balcone Aci milano

La milanesità si è persa, viva la milanesità!

All’ordine del giorno c’è da registrare un’attività alquanto singolare ma anche estremamente efficace, quella dell’Automobile Club di Milano. Che, all’indomani del giorno in cui Milan e Inter si sono qualificate per la semifinale di Champions League (un traguardo per il quale nessuna delle due era stata candidata ad inizio stagione, innalzando Milano ad unica città capace di portare due formazioni fino al penultimo atto di una competizione europea), ha deciso di esporre le due bandiere dei due club cittadini: «Due squadre in semifinale di Champions League sono un vanto per tutto il movimento sportivo della città» ha ribadito Geronimo La Russa, il presidente di ACI Milano. Il quale, con un piccolo gesto prova a recuperare la milanesità, ad inneggiare all’oro meneghino, al saper fare e costruire di una città vera locomotiva d’Italia ma soprattutto punto di riferimento nazionale e non solo.

Se la milanesità si è persa, non si è perso il milanese

C’è da dire che se è vero che la milanesità si è persa, è altrettanto vero che le tradizioni, comunque, rimangono. Innegabile, è più facile andare a mangiare in un ristorante etnico piuttosto che trovare un’antica trattoria meneghina (ci sono ma sono poche e alquanto costose…); come è vero che ci sono interi quartieri popolati da stranieri (via Padova, Via Paolo Sarpi, ecc…). Ma il milanese è insito in Giorgio Gaber, in Enzo Jannacci, negli Yuppies anni ’80, in un’immagine di una città attiva come non mai: «Esporremo sul balcone della nostra storica sede di corso Venezia due bandiere: una del Milan e l’altra dell’Inter. Le lasceremo sventolare sino al giorno della semifinale di ritorno, come simbolo di una Milano, la nostra Milano, sempre più protagonista a livello internazionale in ogni settore» ha concluso Geronimo La Russa.

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la milanesità si è persa, bandiere di Milan e Inter sul balcone Aci milano

Due bandiere ed un messaggio da rilanciare, ma non dimentichiamoci degli altri

Due bandiere, quelle di Milan e Inter, che sventolano. Ne rimarrà idealmente solo una, come è giusto che sia: è la legge dello sport. Già, lo sport: bene interessarsi alle traversie di Milan e Inter, ma non dimentichiamoci di un movimento, quello sportivo meneghino, che ha vissuto decenni gloriosi e che oggi vive di un ritrovato slancio: l’Allianz Powervolley Milano è in semifinale Scudetto (e domani si gioca l’accesso all’atto conclusivo della pallavolo nostrana), l’HC Milano House@Quanta è a Gran Canaria per disputare la fase finale dell’European League, la Champions League dell’hockey inline, da campione d’Italia. E ancora i Seamen Milano, che a giugno inizieranno il loro percorso nella lega europea del football americano; i cugini dei Rhinos Milano, che sono partiti a mille nel campionato italiano della palla ovale; fino al Milano Baseball, pronto a rientrare nella Serie A. La milanesità si è persa? Di sicuro non certo nello sport.

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