A Milano una settimana caratterizzata da occupazioni. Dopo il liceo Carducci, il Vittorio Veneto e il Boccioni, oggi è stato il giorno del liceo Beccaria. A differenza delle precedenti occupazioni gli studenti hanno virato questa volta su una protesta di moral suasio: hanno organizzato un’assemblea davanti ai cancelli ed hanno letto pubblicamente le loro richieste.

Liceo Beccaria occupato, le richieste degli occupanti
«Non è una protesta contro il nostro liceo ma una mobilitazione studentesca, comune alle altre a Milano e Roma, per aumentare la visibilità e aprire un dialogo con il ministro Bianchi – hanno dichiarato gli organizzatori -. È una causa comune, studenti e professori, per questo ci fa piacere se i professori collaborano con noi».
Una collaborazione che si sta realmente concretizzando al Liceo Beccaria. Infatti, gli studenti stanno realizzando al momento nel cortile della scuola alcuni dibattiti e laboratori in cui sono coinvolti gli stessi insegnanti.
«L’occupazione è un’iniziativa molto forte, ma per troppo tempo siamo rimasti in silenzio, isolati- si legge in un comunicato degli studenti – nelle nostre stanze, spesso alle prese con disagi e fragilità. Abbiamo scelto l’occupazione, in quanto atto di protesta incisivo ed esplicito, per far sentire la nostra voce e reclamare il nostro diritto a una scuola inclusiva, sicura e attenta alle nostre necessità, per ripensare il post pandemia».