Da domenica la Lombardia tornerà in zona arancione. Lo ha certificato l’Istituto superiore di Sanità dopo una rettifica dei dati operata dalla Regione. «Il 20 gennaio 2021 – spiega il Ministero della Salute – la Regione Lombardia ha inviato come di consueto l’aggiornamento dei suoi dati. In tale aggiornamento si constata anche una rettifica dei dati relativi alla settimana 4/10 gennaio 2021. In particolare si osserva una rettifica del numero dei casi in cui viene riportata una data inizio sintomi e tra quelli con una data di inizio sintomi quelli per cui viene data una indicazione di stato clinico, laddove assente».
I numeri. E ancora: «Si nota che il numero dei casi in cui è indicata una data inizio sintomi (gli unici inizialmente considerati nel calcolo RT) è diminuito da 419.362 a 414.487»; che il numero di casi «con una data di inizio sintomi e in cui sia segnalato uno stato sintomatico di qualunque gravità o sia assente questa informazione (inclusi nel calcolo RT) è diminuito da 185.292 a 167.638»; che il numero di casi con una data inizio sintomi e in cui si è dichiarato uno stato asintomatico vi sia notifica di guarigione o decesso senza indicazione di stato sintomatico precedente (esclusi dal calcolo RT) «è aumentato da 234.070 a 246.849».
Correzione. Questi cambiamenti «riducono in modo significativo il numero di casi che hanno i criteri per essere confermati come sintomatici e pertanto inclusi nel calcolo dell’RT basato sulla data inizio sintomi calcolata al 30 dicembre». Ciò vorrebbe dire che se i dati fossero stati inviati correttamente la scorsa settimana, la Lombardia non sarebbe entrata in zona rossa.
Cosa cambia. In virtù di questa decisione, a partire da dopodomani, domenica 24 gennaio, potranno riaprire tutti i negozi al dettaglio e i centri commerciali (nei giorni feriali). Per bar e ristoranti resterà comunque il divieto di servizio al tavolo, ma solo l’asporto (fino alle 18.00 per i bar senza cucina) e il delivery.