Si è avvalsa della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia, la titolare di un asilo nido privato di Vanzago, nel milanese, dal 24 luglio 2024 agli arresti domiciliari insieme a due educatrici per maltrattamenti nei confronti di 35 bambini. Trovate tutti i dettagli della vicenda infondo a questo articolo.
Maltrattamenti in un asilo nel milanese, parla la titolare
Davanti al gip la 44enne ha però voluto rendere dichiarazioni spontanee. E ha affermato che gli episodi che le vengono contestati sono maltrattamenti o abusi, ma soltanto un «metodo educativo» deciso. La titolare, già a processo per episodi analoghi, ha poi fatto sapere di essere intenzionata a chiudere l’attività e di avere già dato la disdetta del contratto di locazione dell’asilo.
Hanno invece risposto alle domande del giudice le altre due maestre pure loro ai domiciliari. Entrambe hanno negato le accuse, spiegando che nei casi in cui hanno «esagerato» è stato perché eseguivano gli «ordini tassativi» della titolare, senza avere la possibilità di opporsi in quanto lavoratrici a partita Iva.
A quanto emerso dalle testimonianze di alcune ex educatrici, intercettazioni e dai filmati delle telecamere nascoste nella struttura, le tre donne urlavano a poca distanza dal viso dei bambini, usavano toni aggressivi ed espressioni scurrili, li strattonavano, tiravano loro le orecchie e li confinavano in stanze buie per punizione.
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Maltrattamenti in un asilo, dove eravamo rimasti (24 luglio 2024)
Non solo piccini strattonati fino a spaventarli e presi per le orecchie o per i capelli, ma anche un bimbo lasciato piangere, chiuso al buio in uno sgabuzzino privo di finestre tra detersivi, aspirapolvere e materiale per le pulizie. Oppure un altro di sei-sette mesi, allacciato a un passeggino con la cinghia di sicurezza, lasciato in lacrime in un bagno senza nemmeno una feritoia per far passare un po’ di luce.
Maltrattamenti in un asilo nel milanese: il racconto choc
Sono solo alcuni dei maltrattamenti nei confronti dei bambini riportati nell’ordinanza con cui si è disposto i domiciliari per la titolare di un asilo nido di Vanzago, nel milanese – la quale nel 2022 era già stata raggiunta da una misura interdittiva – e per due educatrici per maltrattamenti aggravati nei confronti di 35 bambini. Il giudice che si basa su testimonianze riscontrate da intercettazioni raccolte nell’indagine spiega che ciascuno dei piccoli risulta essere stato «non soltanto vittima delle singole condotte vessatorie, ma, altresì, spettatore dei costanti abusi fisici e verbali».
Entrando nello specifico il provvedimento riporta un episodio del settembre del 2023. A parlarne al telefono qualche giorno dopo, è stata una delle indagate con una collega: «Io non ti ho mai raccontato quello che è successo prima che arrivassi». E le ha spiegato di un bimbo «chiuso nello sgabuzzino (…), l’ho chiuso dentro… che questo qua continuava a scalciare… metti caso che scalciava e buttava giù qualche… scatolone che gli andava in testa».
Tra le varie vessazioni e umiliazioni, oltre alle urla, anche piccini abbandonati sul vasino per mezz’ora con la scusa che dovevano imparare a far pipì, oppure lasciati sporchi senza cambiar loro il pannolino. E ancora «confinati su un seggiolone» e nessun intervento per calmarli se piangevano a dirotto.