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19. 04. 2024 19:16

Milano, un futuro “flessibile” attende la città

Settembre è alle porte e gli orari della città dovranno essere rimodulati. Tutte le possibili novità

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Lo scorso aprile, prima ancora che il lockdown giungesse ad una conclusione, il sindaco Beppe Sala aveva annunciato «nuovi tempi per Milano». La convivenza con il virus richiede tutt’oggi che i vari settori commerciali e non della città si muovano su orari differenti proprio per evitare i tanto temuti assembramenti nelle ore di punta ed una conseguente recrudescenza del virus. Ma a che punto siamo?

I nuovi orari di una Milano pensata “a turni”

Da Palazzo Marino proseguono i lavori per ridefinire i tempi della città. ««Il lavoro è in corso — ha raccontato al Corriere l’assessora al Lavoro, con delega alle Politiche dei tempi della città, Cristina Tajani —, la desincronizzazione è avviata per tutto quanto ci compete».

Così i primi a testare gli orari scaglionati sono stati proprio gli impiegati dell’amministrazione comunale già nei primi mesi post lockdown. «Abbiamo cominciato nei mesi prima della pausa estiva – ha sottolineato Tajani – a consentire l’ingresso a lavoro dei nostri 15mila dipendenti in una fascia oraria flessibile: dalle 7.30 alle 11.30, con possibilità di lavorare anche al sabato».

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Il futuro: novità in arrivo a settembre

I nuovi orari non si limiteranno ovviamente solo agli impiegati comunali, ma coinvolgeranno tutte le anime della città, a partire dal mondo dell’istruzione. «Abbiamo pianificato — ha spiegato l’assessora — con l’assessorato all’Istruzione gli ingressi scaglionati nelle scuole per la fascia 0-6 anni (quella che gestisce il Comune)».

I bambini di nidi e materne entreranno dalle 7,30 a 9,30: ogni classe farà il suo ingresso in aula a distanza di 15 minuti dall’altra. Nel frattempo alle scuole superiori è stato inviato un questionario, nel quale i vari presidi esprimeranno le proprie esigenze, e sulla base di queste entro fine agosto verranno stilati anche gli orari flessibili degli allievi più grandi.

Per quanto riguarda invece il mondo delle imprese il Comune sta collaborando con il Politecnico per trovare le soluzioni ideali. «Con il Politecnico di Milano – ha raccontato ancora Tajani – stiamo proseguendo la costruzione di una piattaforma condivisa col sistema delle aziende private sui temi della flessibilità oraria, da accompagnare allo smart working che rimarrà una modalità imprescindibile. Abbiamo avuto rassicurazioni che ciascuna azienda sta organizzando entrate e uscite su più turni, con possibilità di lavorare anche al sabato».

Per quanto riguarda gli esercizi commerciali invece non esiste ancora un piano ben definito. Al momento con la maggior parte delle aziende ancora in smart working e le scuole chiuse non si è posto il problema di ripianificare gli orari delle attività commerciali. Da settembre indubbiamente la musica cambierà e si attendono così novità anche su questo settore.

 

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