Milano troppo cara, troppo inquinata, troppo caotica, ma alla fine tutti ci tornano. Anche se gli affitti e gli acquisti per le case sono alle stelle, anche se spesso si fa fatica ad abituarsi ad un regime di vita molto particolare.
Milano troppo cara, ma le persone ci tornano
Sarà anche una Milano troppo cara, ma chiunque prima o poi deve imbattersi in lei. Per questioni di studio, di vita, di lavoro o per qualsiasi altro motivo, in un modo o nell’altro Milano entra di diritto nella vita di tutti noi, anche se spesso non ci piace. Prendiamo il caso degli affitti: Milano si dimostra ancora la città più cara d’Italia, secondo i dati raccolti nel primo trimestre 2022, da HousingAnywhere, piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti. A Milano, per un monolocale, si arrivano a spendere più di 1.000 euro al mese, per una stanza singola 600 e per un bilocale 1.300 euro. A Roma, per fare un paragone simile, per un monolocale servono 900 euro al mese mentre a Firenze e Torino ne sono sufficienti rispettivamente 760 e 740.
Cari anche gli acquisti, ma non solo in città
Per non parlare di chi, invece, vuole acquistare una casa. Qui i prezzi lievitano moltissimo, con punte anche di 6-7mila euro al metro quadro. Ma in provincia le cose non vanno di certo meglio.È San Donato la città più cara, dove comprare casa secondo l’ultima rilevazione della commissione immobili della Camera di commercio di Milano. Qui si può arrivare a spendere fino a 3.850 euro al metro quadro. Costi in linea con Cernusco sul Naviglio (3.800 euro) e più cari anche di Arese (3.600), Cusano Milanino (3.550), Sesto San Giovanni (3.250) e così via. Come dire: Milano troppo cara, ma anche nell’hinterland non si scherza mica. E alla fine la città attira sempre, sia i turisti, sia le persone che abitano nelle altre città. E che scelgono Milano per lavorare o vivere.
