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20. 04. 2024 02:58

Omicidio Giulia Tramontano, il lago di sangue in casa di Impagnatiello e quell’ordine maniacale

Nel corso dei rilievi sono infatti emerse tantissime tracce di sangue impossibili da percepire a occhio nudo

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C’era così tanto sangue sul pianerottolo dell’abitazione di Impagnatiello che la Scientifica ha pensato a un “falso positivo” del luminol. A dirlo sono gli investigatori che stanno indagando sull’omicidio di Giulia Tramontano, la 27enne uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello nella loro abitazione di Senago. Nel corso dei rilievi sono infatti emerse tantissime tracce di sangue impossibili da percepire a occhio nudo, al punto da ipotizzare un errore tecnico. Ipotesi poi smentita da successive prove incrociate su altre aree del condominio.

Giulia Tramontano, l’alone di bruciato nella vasca

Impagnatiello ha dunque pulito bene, tanto che gli addetti alle pulizie che hanno lavorato in quel punto nei giorni successivi, non si sono accorti di nulla e hanno – a loro insaputa – cancellato ulteriori tracce. Anche la casa è risultata “pulita” ad occhio nudo senza il luminol. L’unica macchia visibile era l’alone di bruciato nella vasca da bagno dove, secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe tentato per la prima volta di dar fuoco al corpo della compagna. Nel corso della perquisizione avvenuta ieri i carabinieri hanno trovato il ceppo in metallo con tutti i coltelli da cucina poggiato sulla mensola di un mobile in cui c’è incassato il forno.

Morte di Giulia Tramontano
Giulia Tramontano

Il delitto di Giulia Tramontano, i comportamenti ossessivi di Impagnatiello

La casa inoltre era perfettamente in ordine e ripulita. Chi era sul posto, è stato riferito, è rimasto colpito dalla grande attenzione con cui tutto era stato pulito e dall’ordine definito “maniacale”. Ciò ha portato a ritenere Impagnatiello una persona, è stato riferito da fonti qualificate, che avrebbe comportamenti “ossessivo compulsivi”. A dimostrare come la casa sia stata perfettamente sistemata è la mensola del mobile in cui è incassato il forno su cui è stato trovato il portacoltelli tra i quali ci sarebbe anche quello usato per uccidere Giulia.

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Giulia Tramontano, quella foto sulla mensola

Confezioni di farmaci una in fila all’altra e il portacoltelli con i coltelli riposti in gradazione a seconda della lunghezza della lama, assieme a una forbice e un pelapatate appoggiato al piano e i servizi all’americana di paglia impilati. Anche nell’appartamento nulla in disordine: alla pareti pochi quadri, tra cui una immagine di Giulia e Alessandro, su una mensola una serie di foto disposte con cura.

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