Urbanistica tattica, qualche mese dopo: come stanno le piazze a pois di Milano?

piazze a pois
piazze a pois

Molti le chiamano, con affetto o forse no, “piazze a pois”. Parliamo degli interventi di urbanistica tattica realizzati nell’ultimo anno dal Comune di Milano nell’ambito del progetto Piazze Aperte.

 

La formula è la stessa in tutti i luoghi: rimodulazione del traffico e dei parcheggi, inserimento di panchine, fioriere, alberi e tavoli da ping pong e un uso abbondante del colore sull’asfalto. Interventi sicuramente snelli ed economici. Ma il tutto non deve apparire come un intervento temporaneo e casuale, perché parte da un piano centralizzato molto serio: il progetto è stato pensato in collaborazione con Bloomberg Associates, società no profit guidata dall’imprenditore ed ex sindaco di New York Michael Bloomberg.

A volte sorgono polemiche, come nel caso dell’incrocio con via Venini dove è stata avviata anche una raccolta firme, ma in generale i cittadini sembrano apprezzare molto (soprattutto a posteriori). A tal punto da aver risposto in massa all’appello lanciato dal Comune, scaduto qualche settimana fa, per individuare altri luoghi cittadini in cui lanciare l’esperimento: sono 65 le aree di cui i cittadini si prenderanno cura, prima e dopo l’eventuale realizzazione dell’intervento.

Nel frattempo, le prime due piazze-cavie (Dergano e Angilberto II) sono pronte a un vero e proprio progetto definitivo da attuarsi nel corso del 2020. A Dergano si punta a espandere la riqualificazione alle vie limitrofe, dove la pavimentazione sarà rifatta a raso in continuità con la piazza. Sarà inoltre ridisegnata l’area pedonale tra via Ciaia e via Guerzoni, dove si prevede la posa di sedute, rastrelliere, alberi in vaso, l’allargamento delle aiuole e spazi all’aperto per la ristorazione.

In piazza Angilberto II si depavimenterà più del 50% della piazza, consentendo così la posa di dieci grandi alberi ai quattro lati della piazza. Altri trenta saranno piantati nelle aree verdi esistenti tra la piazza e le vie limitrofe e saranno inserite numerose aiuole tra i percorsi pedonali e la carreggiata. La pavimentazione del braccio est sarà a raso, mentre un percorso ciclabile permetterà di attraversare la piazza da ovest a est e la piccola e storica via San Dionigi sarà resa pedonale. L’area sul lato di via Comacchio sarà inoltre destinata ai bambini, che avranno a disposizione un nuovo parco giochi.

Siamo tornati sui luoghi dell’intervento per vedere le condizioni in cui si presentano oggi le piazze, partendo però da un presupposto: l’arte e il colore (si usa vernice a base di acqua) sono strumenti per il cambiamento, non il fine stesso dell’intervento.

Piazza Dergano

All’inaugurazione, 22 settembre 2018

Qui il progetto pilota, la piazza cavia. Si è pedonalizzata in parte – la parte centrale – piazza Dergano, grazie ai volontari di Retake Milano e una spesa di circa 30mila euro, rendendo questo anonimo spazio urbano (nonché parcheggio per una manciata di automobilisti) una piazza gioiosa e colorata da giganteschi pois gialli, bianchi e rossi. Fioriere, panchine, tavoli da ping pong, rastrelliere per biciclette e arredi mobili rapidi da montare hanno fatto il resto.

Piazza Dergano
Piazza Dergano

Adesso

Ancora adesso risulta tra le più vivaci. Caduti i timori inerenti a eventuali schiamazzi notturni, il nuovo cuore del quartiere presenta in ottimo stato panchine (i modelli presenti sarebbero però da uniformare), alberi e piante in vaso, tavoli, postazione BikeMi, rastrelliere e tavoli da ping pong. Le macchine, ospiti in questa nuova piazza, sono costrette a rallentare garantendo sicurezza a tutti. I colori a terra, creati a forma di gioco, sono un po’ scoloriti e manca una fontanella (presente nei vicini giardini Pagani).

 

Piazza Angilberto II

All’inaugurazione, 29 settembre 2018

L’area sistemata e trasformata si trova nel triangolo formato dall’incrocio delle vie Bessarione e Comacchio. La parte meridionale della piazza è rimasta inalterata a eccezione di alcuni interventi che consentono ai ciclisti di imboccare in sicurezza la pista di via Comacchio. Nell’altro versante spazio a panchine, piante in vaso, tavoli e tavoli da ping pong, rastrelliere e una nuova stazione BikeMi. Soddisfatti i residenti di una zona in mutamento, dove si attende anche la riqualificazione definitiva di piazza San Luigi.

Piazza Angilberto
Piazza Angilberto

Adesso

Piante in buono stato, così come il resto: tavoli, panchine, tavoli da ping pong e colori sull’asfalto. In questi giorni era in realizzazione una pista di pattinaggio invernale, segno tangibile del successo di questo ritrovato angolo di città. La gente c’è, si siede, chiacchiera, scatta fotografie. Unico difetto la situazione di via Comacchio: la pista ciclabile, realizzata spostando il parcheggio più verso il centro (restringendo così la carreggiata), non ha fermato gli automobilisti che adesso parcheggiano in massa sul marciapiede.

 

Piazzale Porta Genova

All’inaugurazione, 6 aprile 2019

L’obiettivo, pienamente raggiunto, era quello di trasformare uno spiazzo in cui i pedoni si dovevano barcamenare tra i capolinea dei tram, la sosta dei taxi e il passaggio dei bus. Vasi con oleandri e pieris hanno ingentilito le strisce pedonali bianche e azzurre create, mentre panchine e rastrelliere hanno agevolato l’accesso alla stazione ferroviaria e a quella della metropolitana. Oltre a rappresentare una valida alternativa per una pausa pranzo all’aperto in orario di lavoro.

Porta Genova
Porta Genova

Adesso

A distanza di sei mesi le verniciature a terra si sono sbiadite e i panettoni dissuasori sono stati spostati a seconda di chi doveva passare con un mezzo nella piazza. I vasi con le piante sono in ottime condizioni (tanti i timori dei cittadini all’epoca), panchine e rastrelliere vengono utilizzate nonostante il freddo di questi giorni. Imboccando via Ventimiglia, anch’essa pedonalizzata per meglio collegarla a zona Tortona, notiamo un’aiuola ad angolo con via Barbavara completamente sterrata e da riqualificare.

 

Piazza Gasparri

All’inaugurazione, 12 maggio 2019

Con questo intervento, la parte bassa di piazza Gasparri è tornata (lo era già in passato) a essere il vero centro di vita del quartiere. Reso possibile grazie ai volontari di Bella Milano, del comitato di quartiere, della scuola, di Fondazione Aquilone, della parrocchia e delle ACLI, il progetto ha risposto alle raccolte firme del 2017 e del 2018 restituendo dignità a un luogo un po’ critico. Tavoli da ping pong, panchine e alberi a far compagnia (e a dare ristoro) agli esercizi commerciali presenti.

Piazza Gasparri
Piazza Gasparri

Adesso

Altra piazza riuscita e ben tenuta. Panchine che “resistono”, così come i tavoli da ping pong. La posizione è perfetta, a ridosso della vicina chiesa. Anche in questo caso manca una fontanella. Non a caso, nell’attigua postazione/bacheca civica (a proposito, ottimo elemento informativo) i cittadini chiedono con una recentissima raccolta firme l’installazione di una Casa dell’Acqua al duplice scopo di migliorare la qualità di vita e di stimolare i cittadini a ridurre l’uso della plastica.

 

Via Venini

All’inaugurazione, 19 settembre 2019

L’intervento, incluso nell’ambizioso progetto Mobì per la mobilità dolce nel quartiere di NoLo, ha regalato una piazza tranquilla e sicura ai bambini che frequentano la scuola primaria Ciresola tra le vie Venini, Spoleto e Martiri Oscuri. Via Venini è stata resa, da piazza Morbegno a via Popoli Uniti, a senso unico con la creazione di una pista ciclabile. Piccoli cordoli sono stati posti a protezione della ciclabile e delle nuove aree pedonali, impreziosite da colori inusuali (giallo e azzurro).

Via Venini
Via Venini

Adesso

A distanza di tre mesi, la verniciatura è già un po’ sbiadita e soprattutto sporca. In compenso, le strutture di arredo urbano dal sapore nordico (fornite dalla ditta Vestre attraverso la mediazione dell’Ufficio del Commercio Estero Norvegese) sono molto belle. Attraversamenti pedonali ok, piante in vaso in ottima salute, così come i tavoli e quelli da ping pong. Su via Spoleto c’è adesso una pista ciclabile, ma gli automobilisti parcheggiano su entrambi i marciapiedi. Da rivedere anche la confusione di stili per la pavimentazione di via Venini: pavé, sampietrini, catrame.

 

Piazzale della Cooperazione

All’inaugurazione, 30 settembre 2019

Cassoni per gli orti, tavoli anche da ping pong, panchine, postazioni per il book crossing e pavimentazione colorata. Questi gli elementi principali del piazzale, inaugurato nella sua nuova veste in occasione della giornata di chiusura della Milano Green Week. Siamo a Quarto Cagnino, vicino all’ospedale San Carlo, in una zona povera di occasioni di incontro. La riqualificazione, realizzata grazie a Comune e Consorzio Cooperative Lavoratori, non ha in questo caso comportato modifiche alla viabilità: la piazza era già pedonale.

Piazzale della Cooperazione
Piazzale della Cooperazione

Adesso

La piazza si presenta in perfette condizioni. Le panchine agli angoli sono molto belle e le aiuole curatissime, così come i tavoli, i tavoli da ping pong e le quattro postazioni di bookcrossing. L’asfalto, colorato di rosso e giallo, è in ottimo stato. Merito del Consorzio, che per 36 mesi si prenderà cura dello spazio. Manca la fontanella, ma soprattutto manca il verde: non ci sono alberi a garantire ombra e fresco nei mesi estivi. La piazza resta vuota in tutta la sua parte centrale: forse in futuro andrà un po’ ripensata.

 

Piazza Belloveso

All’inaugurazione, 13 ottobre 2019

Siamo nel vero centro del quartiere. Sono state allargate e colorate le aree pedonali mantenendo una corsia a senso unico da via Bauer in direzione via Sant’Agostino e sono stati inseriti una postazione BikeMi (per meglio collegare i residenti a M3-M5), tavoli anche da ping pong e panchine. Impedito fisicamente il parcheggio selvaggio, i residenti hanno riscoperto un nuovo parterre centrale dove rilassarsi e passeggiare.

Piazza Belloveso
Piazza Belloveso

Adesso

La piazza è stata intelligentemente riconnessa (anche se parzialmente) al sagrato della chiesa. Tutto è in ottimo stato: panchine, tavoli, tavoli da ping pong e verde. L’asfalto è un po’ sporco e sbiadito. Piazza Belloveso è il primo tassello di un più ampio percorso che coinvolgerà nei prossimi mesi la ex Villa Trotti, via Passerini, via Ornato, via Racconigi e via Guido da Velate. Il Municipio 9, con scarsa lungimiranza, aveva espresso parere negativo al progetto.


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