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24. 04. 2024 17:32

Nuovo stadio a La Maura: scegliere di non scegliere è la strada peggiore

Non discutere in Consiglio comunale del futuro di San Siro e dell'ippodromo La Maura è un pessimo segnale per la città e per i cittadini

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Nuovo stadio a La Maura sì o nuovo stadio a La Maura no? Questo è il dilemma. A Milano non si smette di discutere a proposito della possibilità di abbattere il Meazza e costruire una nuova struttura dove ora sorge il noto ippodromo della città. E, mentre i cittadini continuano a difendere il grande spazio verde, Fedrighini, Monguzzi, Vasile, D’Amico, Orso, Romano presentano in Consiglio comunale la richiesta di discutere subito la mozione di tutela della Pista Maura, depositata alcuni mesi fa. Dall’altra parte però sembra esserci un muro (o quasi).

Nuovo stadio a La Maura, cosa succede?

Come fa notare il consigliere comunale Enrico Fedrighini, che si batte per dire no alla costruzione di un nuovo stadio a La Maura, «da mesi i media, i dirigenti dei club, i presidenti dei consigli di amministrazione di società immobiliari, i titolari di società finanziarie con legami nei paradisi fiscali parlano del progetto», scrive in un messaggio pubblicato sui social. Peccato però che – aggiunge – lo stesso non valga per «il Consiglio comunale eletto dai cittadini, il cui ruolo istituzionale dovrebbe essere quello di discutere ed esprimere degli indirizzi sulle scelte importanti per la vita cittadina».

Insomma, come sappiamo, da svariato tempo ormai in molti (a Milano e non) stanno esprimendo le loro opinioni sul tema, così delicato e così importante per i milanesi. C’è chi è d’accordo e chi no. C’è chi spinge per un nuovo stadio a La Maura e chi protesta con una catena umana. C’è chi pensa sia giunto il momento di farlo e chi invece continua a battersi per fermare il progetto.

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La Maura, tutti ne parlano (tranne il Consiglio comunale)

Molti ne parlano. Tutti ne parlano. Eccetto, come ci racconta Fedrighini, il Consiglio comunale. «A parole (che non costano nulla) diverse forze si erano pronunciate nelle settimane passate contro la proposta di realizzare uno stadio all’ippodromo», racconta il consigliere. «Si trattava quindi di tradurre semplicemente le dichiarazioni alla stampa in un atto istituzionale ufficiale: una delibera che chiede al Comune di avviare, insieme al Parco Sud, un Piano di maggiore tutela delle aree verdi ippiche dell’Ovest Milano. Il regolamento – si legge ancora nel post sui social – prevede che la richiesta di discutere e votare questa proposta debba essere approvata dal voto di 2/3 dei consiglieri».

L’approvazione di almeno due terzi dei consiglieri però, malgrado tutto, non c’è stata. La maggior parte infatti ha votato contro la possibilità di discutere della mozione. Il motivo? Al momento non è dato saperlo. Quello che è certo però è che, spiega bene Fedrighini, si tratta di un pessimo segnale per la città e per i cittadini. «Scegliere di non scegliere su una questione rilevante per salvaguardare il territorio e l’ambiente in cui viviamo» non è poi così edificante per il Consiglio comunale.

Ma i milanesi che non vogliono un nuovo stadio a La Maura non si fermano. Ancora una volta, invece che rassegnarsi, alzano la voce e continuano a portare avanti la loro battaglia, più forti e più consapevoli di prima. Di fronte ad un Consiglio comunale che «preferisce tacere», i difensori dell’ippodromo cercano di farsi sentire sempre di più. Chissà, magari tra qualche giorno sentiremo parlare di una «catena umana» davanti a Palazzo Marino

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