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29. 03. 2024 07:28

Stramilano, Milano corre da cinquant’anni

La corsa non competitiva più famosa d'Italia, fa cifra tonda tra sport, musica e solidarietà

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Cinquant’anni e non sentirli. La mitica Stramilano, la corsa non competitiva più famosa e amata d’Italia dal 1972, quest’anno fa cifra tonda (dopo aver alzato bandiera bianca nel 2020 e nel 2021 a causa del Covid), per un’edizione che si prospetta come sempre partecipatissima, tra campioni e “tapascioni”, uomini e donne, anziani e bambini.

L’appuntamento è per domenica mattina, dalle 9.00, con partenze distanziate di mezz’ora per Stramilano 10 Km, Stramilanina 5 Km e Stramilano Half Marathon, la mezza maratona aperta anche ai professionisti a caccia di record sulla classica distanza di 21,097 chilometri. Il Centro Stramilano è però aperto già da lunedì in piazza Duomo e lì ci si può ancora iscrivere o, se lo si è già fatto, ritirare il pacco gara.

La festa vera e propria però come detto sarà dopodomani, quando la corsa sarà solo una parte di una ricca giornata con tanta musica (gli studenti del Liceo Carlo Tenca suoneranno lungo alcune tappe del percorso) ma soprattutto solidarietà, con tante associazioni pronte a scendere in campo come Abio e Dutur Claun, Cooperativa Sociale Fabula, Africa&Sport, Le Gocce, City Angels e Bistari Bistari Kalika.

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Stramilano resta quindi un fiore all’occhiello per la città, come sottolineato anche dal suo primo cittadino, Beppe Sala: «È una manifestazione sportiva che, soprattutto negli ultimi anni, coinvolge e fa partecipare i cittadini sempre con grande entusiasmo. È bello festeggiare i 50 anni e le 50 edizioni di questa straordinaria corsa che nel corso del tempo è diventata un vero e proprio punto di riferimento sia per i corridori professionisti sia per i runner amatoriali e le famiglie.

Sono certo che anche quest’anno le tre gare saranno vissute con sportività e allegria da tutti i partecipanti – grandi e piccoli, atleti e semplici appassionati -, facendo del 19 marzo una giornata di vera festa». Gli fa eco Martina Riva, assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche giovanili: «Questa manifestazione è nel cuore di tutti, milanesi e non. E ci rimarrà a lungo. Il merito è senza dubbio degli organizzatori che hanno colto il desiderio delle persone di fare sport in allegria e senza pressioni, ognuno con il proprio passo e senza limiti di età». Non resta che correre.

stramilano half marathon
stramilano half marathon

Stramilano, Paola Di Benedetto: «È un onore essere la madrina nell’anno del mezzo secolo»

La storia della Stramilano è fatta anche di grandi madrine, da Iva Zanicchi a Maria Teresa Ruta, da Natalia Estrada a Cristian Parodi, arrivando alle più recenti Federica Fontana e Justine Mattera. Quest’anno l’onore toccherà a Paola Di Benedetto, ventottenne vicentina che nella sua giovane carriera ha già fatto di tutto, da Miss Italia (come concorrente, quando era ancora solo una modella) al Grande Fratello Vip. Conduttrice radiofonica per RTL 102.5 TV, non vede l’ora di essere al via.

Qual è il tuo rapporto con lo sport?
«Fa parte delle mie giornate e mi aiuta a sentirmi meglio psicofisicamente. Non correrò la Stramilano per non fare figuracce, visto che c’è gente che si allena da mesi, ma sarò pronta a sostenere chi correrà».

Che effetto ti fa esserne la madrina?
«Mi sono sentita lusingata, è stato un onore essere scelta nonostante la mia giovane carriera e la mia età. Sono orgogliosa, soprattuto visto che si tratta della cinquantesima edizione».

Non sei milanese di nascita, ma che cosa pensi quando ti dico Stramilano?
«Ormai vivo nel capoluogo lombardo da quattro anni e mi sono sempre accorta di questa corsa, che spicca anche in una città dove ci sono sempre tanti eventi. È impossibile non notarla, con tutte le persone che riempiono il centro».

paola di benedetto
Paola Di Benedetto

Percepisci anche tu che si tratta di un evento unico?
«Sì, anche perchè è inclusivo a 360 gradi. Possono partecipare tutti, anche anziani e bambini. Ieri una signora mi ha incontratto e ci ha tenuto a dirmi che l’avrebbe corsa, anche se non è tanto veloce».

Sei già calata nel tuo ruolo di madrina, quindi?
«Eh, sì, mi sento già una paladina di tutti (ride, ndr). Devo dire che se fosse stato solo un evento agonistico sarebbe stato bello ma non così tanto. Sono ancora più orgogliosa così di rappresentare una corsa per famiglie».

Qual è il tuo rapporto con Milano?
«Ormai posso dire che è la mia seconda casa. La prima resta Vicenza ma in futuro mi vedo ancora qui. È una città movimentata, con pregi e difetti come ogni altra, ma mi piace viverci».

Il tuo sogno nel cassetto?
«Mi piacerebbe condurre un programma tutto mio, con le mie regole. Sto lavorando per arrivarci, con i tempi che ci vogliono in questo mondo. Ho tanti progetti ma sono scaramantica e preferisco non auto-sabotarmi. Incrocio le dita…».

stramilano
Stramilano

Stramilano, 50 anni in 4 tappe

1972
È la prima edizione della Stramilano, manifestazione ideata da Renato Cepparo dopo il sorprendente uccesso della Milano-Proserpio. Quell’anno ai 3.476 partecipanti ufficiali si aggiunsero altri 3.000 appassionati che non erano riusciti ad iscriversi ma percorsero comunque i 24,700 km del percorso con partenza alle ore 21 da viale Suzzani, vicino alla sede della rivista sportiva “Vai”. Nonostante la pioggia e il freddo fu l’inizio di una festa di sport che continua ancora oggi per la gioia di decine di migliaia di appassionati.

1976
Il successo delle prime edizioni trasformò quella che originariamente era solo una corsa non competitiva e da quell’anno l’evento fu aperto anche ai professionisti che non aspettavano altro e risposero con grande entusiasmo all’invito degli organizzatori rendendo la Stramilano una delle tappe più attese anche della stagione agonistica, sulla distanza della mezza maratona, quindi di 21,0975 km).

stramilanina
Stramilanina

1998
Paul Targat, leggendario atleta keniota che in carriera ha conquistato anche due medaglie d’argento alle Olimpiadi, vinse per sei volte ininterrottamente (record) la Stramilano. La sua impresa più bella all’ombra della Madonnina la stabilì nel 1998 con la miglior prestazione mondiale sulla mezza maratona. Il suo incredibile tempo di 59’17” fu battuto solamente nel settembre 2005 dal connazionale Samuel Wanjiru.

2002
È l’anno dell’ultimo successo azzurro firmato da Rachid Berradi, nato in Marocco ma trasferitosi a Palermo all’età di 10 anni. Il mezzofondista classe 1975 infranse il monopolio keniano che durava da ben 13 edizioni, ottenendo anche il record italiano (1.00’20”) sulla distanza della mezza maratona. Berradi aveva già partecipato ai Giochi olimpici di Sydney 2000 nei 10000 m piani, concludendo al diciassettesimo posto e dopo aver appeso le scarpe al chiodo si è dedicato a numerosi progetti per l’inclusione sociale a favore dei ragazzi a forte rischio di emarginazione sociale, come quello della fondazione della squadra di calcio “Atletico Zen”.

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