Ci sono importanti novità per quanto riguarda il caso dello stupro di gruppo andato in scena il 12 novembre nella stanza di un motel di Cornaredo. Lì una ragazza 23 anni di origini haitiane sarebbe stata abusata per 12 ore da tre giovani albanesi, che l’avevano conosciuta lo scorso maggio in una discoteca milanese.
Stupro, respinte le richieste di scarcerazione
Il Gip Alessandra Di Fazio ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata da due dei tre ragazzi arrestati. «Il quadro indiziari è immutato e risulta vano ogni tentativo degli indagati di screditare la versione della vittima, anche perché pur a volerla ritenere una prostituta attiene comunque esclusivamente a quest’ultima scegliere le modalità di vendita del proprio corpo», si legge visto che la difesa sosteneva che la giovane fosse consenziente e che fosse stata pagata.
La difesa e l’accusa
«La versione secondo la quale il rapporto sessuale era stato concordato con tutti e tre gli indagati stride con il fatto che questi si siano recati in albergo in due momenti diversi e soprattutto che abbiano fornito versioni diverse quanto al pagamento». la Procura ha chiesto comunque di disporre un incidente probatorio per ascoltare la vittima e ‘cristalizzare’ le sue dichiarazioni in vista di un eventuale processo.
Lo stupro nel motel
Non solo: il giudice nell’ordinanza spiega che «gli indagati hanno reso versioni contraddittorie riguardo al fatto che il 23enne avesse preventivamente concordato con la vittima sesso a pagamento per tutti e tre e non solo tra lui e la ragazza”. Tutti e tre i giovani, secondo le indagini, hanno violentata la 23enne costringendola anche a subire morsi, botte e mani al collo «fino a toglierle il respiro», malgrado lei li implorasse affinché smettessero.