Si è spento a Milano all’età di 75 anni il filosofo Giulio Giorello. Era stato ricoverato circa un mese fa al Policlinico a causa del coronavirus. Dieci giorni fa era stato invece dimesso dall’ospedale e appena tre giorni fa era convogliato a nozze con la compagna Roberta Pelachin. Poi la situazione è improvvisamente precipitata.
Una lunga carriera. Giorello era stato allievo di Ludovico Geymonat, di cui era stato successore nella cattedra di Filosofia della Scienza all’Università Statale di Milano, e con il quale aveva firmato il libro “Le ragioni della scienza”.
Si laureò in filosofia nel 1968 e in matematica nel 1971, per poi approfondire le sue ricerche nel campo dell’epistemologia e della storia della scienza, offrendo un contributo determinante alla diffusione della filosofia analitica in Italia. Ha svolto interessanti speculazioni sui rapporti tra etica, scienza e politica facendosi promotore di un liberalismo laico del pensiero. Aveva anche la passione per i fumetti, in particolare amava Topolino a cui ha dedicato libri e saggi.
È stato anche presidente della Società italiana di Logica e Filosofia della Scienza e ha diretto la collana “Scienze e idee” di Raffaello Cortina Editore. Ha collaborato con le pagine culturali del Corriere della Sera e ha vinto la IV edizione del premio nazionale Frascati Filosofia nel 2012.