Il decreto legge ancora non è arrivato a Palazzo Chigi ma – si apprende da fonti dell’esecutivo – nel governo cresce l’ipotesi del rinvio a dopo l’estate di tutte le elezioni che si terranno da qui a fine giugno: si tratterebbe quindi delle Regionali previste in Calabria l’11 aprile, delle suppletive di Siena e delle amministrative che si terranno in circa 1.200 Comuni, tra i quali Milano.
Istruttoria. Al Viminale è stata già terminata l’istruttoria per decretare il rinvio nelle sei città capoluogo di regione, chiamate al rinnovo di sindaci e consigli comunali: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Si voterà anche in alcuni Comuni capoluogo di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese.
Data. Una nuova data possibile è quella del 10 e dell’11 ottobre, ma l’ufficialità arriverà solo dopo la riunione del consiglio dei ministri, che terrà conto anche di un parere del comitato tecnico scientifico.