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28. 03. 2024 12:25

Coronavirus, morto l’architetto Gregotti: progettò la Bicocca

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E’ morto questa mattina a Milano l’architetto Vittorio Gregotti. Aveva 92 anni ed era ricoverato per una polmonite aggravata dal coronavirus.

 

Nato a Novara nel 1927, dopo la laurea in architettura nel 1952 al Politecnico di Milano entrò, come prima esperienza, nello studio BBPR. Dal 1953 al 1968 svolse la sua attività in collaborazione con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Nel 1974 fondò la Gregotti Associati di cui è presidente. È stato anche docente di Composizione architettonica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ha insegnato nelle Facoltà di Architettura di Milano e Palermo.

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Nel corso della sua attività accademica è stato anche ‘visiting professor’ alle Università di Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Princeton, Cambridge (U.K.) e all’M.I.T. di Cambridge (Mass.). Tra i suoi numerosi interventi si contano, per esempio la risistemazione di Potsdamer Platz a Berlino, i progetti del Teatro degli Arcimboldi a Milano, del Gran Teatro Nazionale di Pechino. e della Chiesa di san Massimiliano Kolbe, a Bergamo.

Ricordi. «Con profonda tristezza salutiamo Vittorio Gregotti, uno dei nostri più grandi architetti e ambasciatori nel mondo. – ha scritto il sindaco Giuseppe Sala -. Milano gli deve moltissimo, dalla prima sala realizzata alla Triennale nel 1951 fino al quartiere Bicocca da lui interamente riprogettato. Grazie di tutto». «Ha fatto la storia della nostra cultura – ha scritto Stefano Boeri, presidente della Triennale – concependo l’architettura come una prospettiva sull’intero mondo e sulla intera vita. Che grande tristezza».

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