La difesa dei diritti e della sicurezza sul lavoro, insieme al “No” al riarmo e alla spinta verso una soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina. Sono questi i filoni principali che hanno accompagnato il corteo del 1° maggio a Milano.
Corteo del 1° maggio a Milano: cos’è successo
Migliaia di persone, dopo due anni di stop forzato causa Covid, sono tornate in piazza per la tradizionale manifestazione dei lavoratori. In testa al corteo lo spezzone dei sindacati confederali Cigl, Cisl e Uil uniti con lo striscione “Al lavoro per la pace” e accompagnati dalle note di “Bella Ciao” e dalle canzoni di Calcutta e dei Negrita.
Tra le tante bandiere rosse spuntano cartelloni contro “L’invasione russa e tutte le guerre”. Forte la critica: “Kiev come Belgrado, Kabul, Tripoli e Damasco: guerre dell’imperialismo unitario”.