Non usa mezze misure Alberto Zangrillo, per il quale i contagi da covid aumentano perché li cerchiamo. Anche se poi ammette che, il 99% di loro, sono persone non vaccinate. In un tweet, il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano scrive: «Le malattie fanno parte della nostra vita. I contagi #COVID19 continuano perché li stiamo cercando ma i casi più seri il 99% delle volte riguardano non vaccinati. Bisogna trovare un equilibrio tra virus e le nostre libertà e tornare a curare gli altri malati, prima che sia tardi».
Le malattie fanno parte della nostra vita. I contagi #COVID19 continuano perché li stiamo cercando ma i casi più seri il 99% delle volte riguardano non vaccinati. Bisogna trovare un equilibrio tra virus e le nostre libertà e tornare a curare gli altri malati, prima che sia tardi. pic.twitter.com/sXYiFBfcNF
— Alberto Zangrillo (@azangrillo) August 18, 2021
Zangrillo, tra provocazione e presa di posizione
È a metà strada tra la provocazione e la presa di posizione la dichiarazione di Zangrillo via Twitter. Lui che, proprio nei giorni scorsi, aveva ribadito l’importanza di tornare ad occuparsi degli altri malati: gli oncologici, i cardiopatici, chi ha malattie neurologiche e patologie croniche. Malati che sono stati dimenticati da due anni a causa dell’emergenza Covid.
I bollettini inutili e dannosi
Zangrillo aveva anche etichettato come “inutili e dannosi” i bollettini Covid giornalieri, accusati a suo parere di «distogliere l’attenzione dai veri problemi». Secondo quanto riportato anche dal report dell’Istituto Superiore della Sanità e confermato dagli esperti, quasi tutti i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono non immunizzati o con una sola dose di vaccino ricevuta.