Fondazione Stelline, Milano. Non un vero e proprio dibattito ma un momento per avere un quadro completo delle idee a confronto dei tre candidati alle prossime elezioni regionali 2023 in Lombardia (12-13 febbraio). Durante l’evento “Direzione Nord, verso le Regionali”, si sono susseguiti incontri con Pierfrancesco Majorino, Letizia Moratti e con Attilio Fontana.
Elezioni regionali 2023: le parole di Majorino
Il candidato del centrosinistra e del M5s Pierfrancesco Majorino ha parlato di diversi temi. Sulle case aler: «Siamo di fronte a uno scandalo a cielo aperto. In Lombardia occorre ribaltare Aler e mettere a disposizione una buona parte di quegli appartamenti sfitti a giovani coppie o a segmenti della popolazione che non sempre sono lì a domandare una casa popolare». Sui consultori: «Serve una svolta sui diritti, senza timore di portare simboli Regione al Pride. In questa Regione c’è un tema enorme che è stato rimosso, che è quello riguardante i diritti e la salute delle donne e la piena applicazione della legge 194».
Sull’ambiente: «Non amo gesti dirompenti ma vero problema è classe dirigente che se ne è fregata della crisi climatica. A me non piacciono tanto i gesti dirompenti ma adesso non confondiamo il dito dalla luna: il problema è una classe dirigente che se ne è fregata per anni della crisi climatica». Sulle Olimpiadi: «Facciamo in modo che non siano una grande occasione persa. Le Olimpiadi sono una scommessa su cui Beppe Sala e l’amministrazione avevano creduto molto: facciamo in modo che non siano una grande occasione persa, possono essere un’occasione persa anche se si fanno male». Sulla sicurezza sui treni: «Si deve chiacchierare meno e fare di più. Spesso in alcune tratte del trasporto regionale e in alcuni orari le donne hanno paura o si sentono insicure: questo è inaccettabile».
Elezioni regionali 2023: le parole di Moratti
Letizia Moratti, candidata civica alle regionali in Lombardia con il sostegno del Terzo Polo sulla sanità: «Questo governo non sta investendo nella sanità, diminuisce le risorse rispetto a prima e in questo senso ritengo che non aver preso il Mes sia un errore. Quando sono arrivata in Regione Lombardia ho trovato una situazione drammatica dal punto di vista della campagna vaccinale antiCovid, ho chiamato Guido Bertolaso con me, ho messo a posto l’organizzazione e siamo passati da essere l’ultima in Italia ad essere i primi».
Sui vaccini: «Non è giusto abbassare la guardia, mi sembra che la Regione ci creda meno ora nella campagna vaccinale. E mi sembra che sia molto allineata con le politiche del governo che sono tanto lassiste su questo tema». Sugli Enti locali: «La riforma delle province è incompiuta, o si ripristinano e si danno risorse affinché possano erogare i servizi richiesti oppure si trovano altre soluzioni. Soprattutto i piccoli comuni fanno fatica a parlare con la Regione e noi ne abbiamo mille sotto i cinquemila abitanti, che fanno fatica anche a partecipare ai bandi. Per questo sono nate tante liste civiche perché si sono dimostrate negli anni più vicine ai cittadini».
Elezioni regionali 2023: le parole di Fontana
Attilio Fontana sul confronto tra i candidati: «Io sono disponibile a rappresentare in modo corretto i miei progetti, un confronto che si fonda sul chiacchiericcio e insulti reciproci non credo che mi vada bene. Chi è convinto di quello che dico mi voterà, gli altri non mi voteranno». Sul nucleare: «Da parte della Regione Lombardia c’è grande interesse nel valutare il nucleare di nuova generazione che è mille anni avanti rispetto a quello precedente».
Sulle case popolari: «Per l’edilizia residenziale pubblica bisogna eliminare l’illegalità e intervenire con la riqualificazione che è quello che stiamo facendo in via Bolla. In futuro faremo altre riqualificazioni importanti, bisogna evitare che diventino dei ghetti». Sulla questione del caro affitti: «Come Regione abbiamo investito 250 milioni per venire incontro a chi non poteva pagare l’affitto e rispettare le richieste nel pubblico e nel privato». Sui trasporti: «Sul trasporto pubblico locale Pierfrancesco Majorino dovrebbe iniziare a leggere le carte e si renderebbe conto che la Regione Lombardia è l’unica in Italia che destina più di 400 milioni di risorse proprie per integrare le risorse che arrivano da Roma. Senza questi soldi il trasporto pubblico locale non potrebbe funzionare».