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18. 04. 2024 14:52

Fase 2, primo test per il trasporto pubblico: le preoccupazioni dei sindacati

I sindacati esprimono le proprie perplessità sulla ripartenza del trasporto pubblico: si temono code ed assembramenti

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Le principali sigle sindacali del settore trasporti – Filt-Cgil, Filt-Cisl e Uilt-Uil – hanno espresso in una nota congiunta le proprie perplessità rispetto alla ripartenza dettata dalla fase 2.

Rischio code ed assembramenti.  «Da stime della stessa regione Lombardia, sarebbero oltre 900000 persone che potrebbero riprendere la propria attività lavorativa – scrivono i sindacati -. È evidente come tale flusso non potrà essere gestito interamente dal trasporto pubblico lombardo».

Il pericolo principale resta come sempre la formazione di assembramenti. «Inevitabile a nostro avviso – ribadiscono i rappresentanti dei lavoratori – la creazione di code che, se non adeguatamente controllate, porterebbero alla formazione di assembramenti disordinati».

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Ulteriore rischio potrebbe essere la creazione di momenti di tensione tra i passeggeri ed i lavoratori del trasporto pubblico che si vedranno costretti a controllare e a far rispettare le distanze di sicurezza. «Chi si occupa dei controlli? Chi si occupa della sicurezza?», sono le domande che i sindacati rivolgono alla Regione. «Troppi – si legge ancora nella nota congiunta – sono i punti interrogativi alla vigilia di uno dei più complessi lunedì che la storia del trasporto pubblico locale ricordi».

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