Nella giornata di ieri il movimento “No green pass” è tornato a farsi sentire a Milano occupando le strade e scandendo i suoi slogan. Cosi ieri alcune centinaia di persone si sono date appuntamento in piazza Fontana per poi improvvisare un corteo non autorizzato in piazza Duomo.
La galassia No green pass: posizioni variegate all’interno
Durante il corteo la parola più utilizzata è stata proprio “libertà”. A questa si sono aggiunti ovviamente slogan contro il premier Draghi, i virologi e i giornalisti. Tuttavia, è proprio il senso universale della parola libertà che fa in qualche modo riflettere e che soprattutto funziona da calamita per una galassia veramente vasta.
Se da un lato ci sono i No Vax che fanno sit-in, senza mascherine e distanziamento, portandosi dietro anche i figli più piccoli, dall’altro c’è chi invece ci tiene a ribadire, a volte anche con striscioni, di non essere contrario al vaccino, ma solo alle restrizioni.
Così persone vaccinate si ritrovano a braccetto con i No Vax per combattere quella tanto chiacchierata “dittatura sanitaria”. Il green pass viene visto come un’ennesima restrizione alle libertà personali e alle possibilità di scelta.
L’articolo 16 della nostra Costituzione però parla chiaro: «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza». Il senso del green pass rientra proprio in quelle restrizioni per motivi di sanità previste dal nostro ordinamento. Con buona pace di No Vax e No green pass.