Google celebra oggi uno dei simboli di Milano: il signor G, ovvero Giorgio Gaber al secolo Giorgio Gabershick. Proprio oggi, 25 gennaio, avrebbe compiuto 83 anni.
Un doodle per ricordare Giorgio Gaber
Il doodle si caratterizza per un 45 giri con in rilievo il volto di Gaber che si trasforma nella “O” di Google. Il cantautore milanese era nato da una famiglia di musicisti e fin dalla tenera età iniziò a suonare la chitarra per rimediare ad una lieve paralisi della mano causatagli da una poliomelite. Non a caso amava dire: «Tutta la mia carriera nasce da quella malattia».
Il successo arriva poi negli anni ’60 con il lento “Non arrossire”, anni in cui pubblicò altri pezzi celebri come “La ballata del Cerutti”. Sul finire del decennio decide di dedicarsi completamente al teatro impegnandosi in spettacoli che invitavano il pubblico a riflettere su diverse tematiche sociali. Tra i suoi lavori più importanti si ricordano Far finta di essere sani (1972), Polli d’allevamento (1978) e Un’idiozia conquistata a fatica (1998).
Gaber morì a Milano il primo gennaio 2003 a causa di un tumore ai polmoni: aveva appena 64 anni.
