Secondo le indiscrezioni la data da tenere a mente è il 1° agosto, giorno in cui potrebbe entrare in vigore l’obbligatorietà del green pass per prendere aerei, navi e treni, ma anche per entrare in cinema, teatri, stadi, palestre, piscine, discoteche e concerti.
Green pass, modello francese? No, modello italiano
Il dibattito politico sulla misura si infiamma giorno dopo giorno sempre più. È atteso già per la prossima settimana, forse giovedì 22, un Consiglio dei ministri, nel quale si discuterà il nuovo decreto anti-Covid. Oltre al green pass si discuteranno anche i nuovi parametri di valutazione della situazione epidemiologica data la crescita esponenziale dei contagi doovuta alla variante Delta.
Si prevedono anche sanzioni fino a 400 euro per chi non rispetterà a partire dal primo agosto l’obbligo di green pass. I gestori invece che non rispettano la norma vanno incontro a cinque giorni di chiusura.
Ora la palla passa al governo che dopo l’incontro con il Cts e il generale Figliuolo deciderà le prossime mosse in materia. Tuttavia rispetto al modello francese dovrebbe applicarsi una versione soft del provvedimento: il green pass, che si otterrà solo a completamento del ciclo vaccinale (due dosi), escluderà, almeno in una prima fase, bar, ristoranti e negozi, diventando obbligatorio solo per i contesti pubblici a rischio assembramenti o per gli spazi al chiuso.