Alla fine vince la “follia” social. Sì perché dopo giorni di polemiche e insulti via web, Carlotta Rossignoli ha deciso di chiudere il profilo Instagram. Troppo le critiche degli esperti social di percorsi di laurea e maestri del mondo universitario: nonostante il parare positivo fosse arrivato direttamente dal Ministero dell’Istruzione, in Italia i social hanno deciso che per merito non puoi laurearti in anticipo. L’ennesimo autogol di un Paese senza speranza.
Carlotta Rossignoli chiude il profilo Instagram: troppi insulti
La vicenda risale all’inizio del mese di novembre quando su tutti i social si diffonde la notizia di una studentessa capace di laurearsi in anticipo nel corso di laurea di medicina all’università San Raffaele di Milano. Lei si chiama Carlotta Rossignoli, è veronese, ha 23 anni e si laurea in anticipo con lode. L’opinione pubblica, in particolare via social, si divide: da una parte chi si congratula con lei, dall’altra chi cerca di screditarla. In che modo? Sostenendo che qualcosa non torni nel suo percorso di laurea, che ci siano stati favoritismi, che nel suo corso ci siano studenti di Serie A e Serie B e via dicendo. Tutte sciocchezze (come una lettera dei suoi compagni di corso) respinte al mittente. Persino Roberto Burioni, professore proprio al San Raffaele, e la giornalista Selvaggia Lucarelli sono riusciti a litigare sulla vicenda.
Una storia che ora aggiunge un nuovo capitolo: Carlotta Rossignoli dopo i tanti, troppi insulti ricevuti sulla pagina Instagram, ha deciso di chiudere il profilo. Addio social, addio doppia vita da studentessa-modello e influencer-di-successo. Perché lo hanno deciso i social che non si possono fare entrambe le cose, insieme. Perché il successo, in Italia, ancora una volta, crea troppa invidia.
