Prima discriminata, ora riammessa. Questo il finale di una storia che ha coinvolto una bambina con disabilità e il liceo musicale Tenca di Milano, passando per genitori arrabbiati e avvocati che fanno valere i diritti dei loro assistiti.
Disabile discriminata al liceo musicale Tenca
Ha disabilità cognitiva e invalidità al cento per cento, ama la musica e vuole studiare al liceo musicale Tenca di Milano, a numero chiuso. L’istituto l’ha convocata per il test di ammissione senza concederle una prova individualizzata e senza la sua insegnante di sostegno. La ragazza ha preso un voto basso ed è stata esclusa, ma la famiglia ha fatto ricorso e ha vinto. La giudice Serena Nicotra ha accolto il ricorso giustificando l’azione discriminatoria a tutela di un’alunna minore con disabilità.
La Sezione Prima — Diritti della persona del Tribunale di Milano ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Livio Neri e Francesco Rizzi, e ha condannato la scuola a iscrivere la ragazza al primo anno di corso senza nessuna prova d’ingresso. Il ministero dell’Istruzione dovrà inoltre pagare un risarcimento di tremila euro.