Durante i mesi più bui della pandemia a fare le spese della mancanza di misure efficaci contro il Covid furono soprattutto gli anziani. Casi come quelli del Trivulzio e di tante altre strutture lombarde hanno provocato oltre mille morti nelle Rsa delle Regioni. I famigliari delle vittime, uniti in vari comitati, portano da più di un anno avanti una battaglia legale per chiedere giustizia per i loro cari. Tuttavia, ora ci si trova davanti ad un bivio.
Morti nella Rsa, chiesta l’archiviazione per Mediglia
Il caso della rsa Mediglia, dove tra febbraio e maggio dell’anno scorso morirono 77 ospiti su 147, potrebbe aprire un precedente pericoloso. La Procura di Lodi ha chiesto l’archiviazione del caso, in quanto secondo il procuratore “non c’è ragionevole certezza che siano state proprio le condotte commissive o omissive di cariche apicali a cagionare l’evento”, ovvero le tante morti nelle Rsa.
“Ci auguriamo che nessuna delle altre Procure, in particolare quella di Milano, segua l’impostazione di Lodi – dichiara duramente Alessandro Azzoni, presidente di Felicita –. Non si può tollerare che la domanda espressa dai tanti familiari delle vittime, oltre 10mila morti in Italia, venga cancellata. L’invocato articolo 3 bis della legge 76/21 da parte del procuratore di Lodi che limita la responsabilità penale dei sanitari suona come un vero e proprio colpo di spugna per dirigenti apicali”.