L’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran critica la Regione per la nuova legge sulla rigenerazione urbana, recupero aree dismesse e bonifiche, approvata il 12 novembre scorso.
Il post. «Stavamo prendendo di petto il tema degli immobili abbandonati come Comune di Milano – scrive sul proprio profilo Maran -. Le strategie messe in atto sono state abolite da Regione Lombardia regalando a chi possiede immobili inutilizzati più tempo per non far nulla, più volumi e più deroghe».
Il Pgt lanciato dal Comune nel febbraio 2020 poneva regole stringenti per i proprietari di edifici fatiscenti: in sostanza i proprietari dovevano ristrutturare o abbattere gli edifici, altrimenti avrebbero perso gran parte dei diritti edificatori.
La nuova legge regionale arriva invece addirittura a premiarli, permettendo loro di poter ampliare gli edifici esistenti fino a un quarto della volumetria esistente. E, come se non bastasse, consente anche di derogare a numerosi obblighi sociali, di risparmare sugli oneri edificatore, nonché di dilatare i tempi per la riqualificazione, arrivando fino a 10 anni. Ma non per completare i lavori, solo per presentare il progetto.
Maran è tornato più volte sul tema e da circa due mesi attacca ripetutamente il Pirellone accusandolo di voler favorire gli investimenti edilizi di banche, assicurazioni e fondi di investimento. A Milano sono censiti al momento 174 complessi abbandonati in città.
Tutti questi complessi potrebbero trasformarsi in residenze da vendere a prezzo di mercato, dato che al momento la legge della giunta Fontana non prevede quote di housing sociale o affitti calmierati.