È tempo di dire nuovamente sì, lo voglio. Da oggi in Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Puglia, regioni in cui i governatori si sono uniformati con le ordinanze alla direttiva nazionale, hanno dato il via libera ai matrimoni. L’8 giugno avevano già fatto da apripista Campania e Sicilia, seguiti il 13 dalla Toscana.
Sono circa 60mila i matrimoni rinviati a causa della pandemia con circa 80mila aziende colpite dal lockdown tra: servizi di catering, studi fotografici, negozi di abbigliamento specializzati, vivai e fioristi, agenzie di viaggi e molte altre ancora.
I matrimoni si potranno celebrare, ma con una serie di regole da rispettare:
- Gli ospiti dovranno mantenere tra loro almeno un metro di distanza di sicurezza
- Negli spazi interni vige l’obbligo della mascherina
- L’elenco con tutti i partecipanti dovrà essere conservato fino a 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio
- Gli spazi della cerimonia e del ricevimento vanno riorganizzati per impedire assembramenti
- Se possibile, nei luoghi della cerimonia e del ricevimento bisognerà organizzare corsie separate per l’ingresso e l’uscita dagli spazi
- Per il ricevimento sarà possibile organizzare un buffet con somministrazione del personale formato e incaricato. Gli ospiti non potranno servirsi da soli, ad eccezione di buffet con prodotti confezionati monodose