Ammonta a 7,3 milioni di euro il fondo straordinario che la Protezione Civile ha destinato a Milano per fronteggiare l’emergenza alimentare causata dalla quarantena forzata. A questi soldi, si aggiunge un anticipo del Fondo di solidarietà, soldi che già dovevano arrivare, di 13 milioni, per un totale quindi di circa 20 milioni.
Palazzo Marino. I numeri non soddisfano l’assessore al Bilancio del Comune di Milano, Roberto Tasca, «perché non riconoscono l’impatto del coronavirus che è differente tra le regioni del nord e quelle del sud” dove le prime «sono molto più penalizzate». «Ancora una volta» poi il governo non riconosce «che la soglia di povertà è diversa per chi vive in una città dove il costo della vita è molto più alto», come Milano, «se una persona non ha il lavoro perché l’ha perso a causa dell’emergenza dovuta al Coronavirus può diventare povera molto più facilmente e chi non ha questa consapevolezza sta facendo un errore».
Assestamento. Milano farà un assestamento di Bilancio che dovrà tenere conto delle perdite inevitabili che ci saranno per le casse comunali, a partire dai 38 milioni in meno di dividendi ordinari di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, che non verranno distribuiti, e contando anche i minori introiti delle tasse, da quella di soggiorno, a quella di occupazione del suolo pubblico.