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20. 04. 2024 14:59

Adesso è davvero un “sì”: ripartono finalmente anche i matrimoni

Pur con limitazioni, tornano finalmente i matrimoni tra “vecchie” e “nuove” coppie

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In zona bianca da lunedì, la Lombardia anticipa di un giorno rispetto alla fatidica data del 15 giugno la ripartenza per i ricevimenti di matrimonio, autorizzati dal decreto-legge “Riaperture” del 18 maggio scorso: la normativa prevede che dalla metà del mese, infatti, sono possibili – anche in zona gialla e anche al chiuso – le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, ma esclusivamente tramite uso della “certificazione verde”.

Matrimoni, si riparte: le linee guida

Wedding party finalmente al via dopo un anno di stop, ma nel rispetto di protocolli e linee guida specifiche, uno su tutti il famigerato green pass, che ciascuno dei partecipanti deve possedere se vuole brindare agli sposi “in presenza”.

Per certificazione verde si intende una certificazione comprovante uno dei seguenti stati: l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2; la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo); il referto di un test molecolare o antigenico rapido che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.

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matrimoni

Fra le altre misure di cui tener conto per partecipare al ricevimento, oltre all’obbligo di mascherina ogni qual volta non si sia seduti al tavolo e al distanziamento sociale, non c’è però traccia di un limite massimo di invitati, se non quello definito in base alle dimensioni e alla capienza della location, che dovrà riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra le persone.

Nessuna restrizione nemmeno sulla disposizione dei tavoli: poiché tutti dotati di green pass, gli invitati possono sedere a tavola anche in numero maggiore di 6 e dar vita a lunghe tavolate come in epoca pre-covid.

I numeri della crisi del settore nuziale

Le conseguenze della crisi da Covid-19 nel settore nuziale – riporta un comunicato di Federmep, Assoeventi e Feu (Filiera Eventi Unita) – sugli oltre 50.000 operatori economici e oltre mezzo milione di lavoratori fermi per decreto da oltre un anno, che fino al 2019 con la loro attività creavano un giro di affari da circa 60 miliardi all’anno, hanno fatto registrare una contrazione del fatturato tra l’85 e il 90 %.

Secondo i dati Istat, tra gennaio e luglio 2020 sono stati celebrati 34.059 matrimoni, mentre nello stesso periodo del 2019 furono 101.461. Il calo è dovuto ovviamente in massima parte al Covid, ma ciò non toglie che la curva negli anni è in costante discesa (nel 2018 i matrimoni furono 107.990).

Sala (Casa dei Ciliegi): «Perdite per il 90% rispetto al pre-Covid»

Vecchia stazione di posta sulle sponde del Naviglio Martesana, poco lontano dalla fermata Turro della MM1, la Casa dei Ciliegi è un ristorante specializzato in banchetti matrimoniali, con cinque sale, una grande veranda ed il giardino. Monica Sala, socia e responsabile dei matrimoni, ci racconta come viene vissuta la ripartenza.

Come avete gestito le chiusure con chi aveva già organizzato la cerimonia?
«Siamo stati super elastici: agli sposi che ci hanno chiesto la restituzione della caparra l’abbiamo restituita, per coloro che hanno deciso di rimandare abbiamo rimandato, per quelli che sono ancora insicuri della data a causa dell’incertezza del viaggio per amici e parenti che vengono da lontano, abbiamo tenuto tutto in sospeso».

Siete riusciti a organizzare qualcosa nelle finestre di apertura?
«Sì, qualcosa, ma con grossi problemi: normalmente la nostra media è di 80 invitati a matrimonio, ci siamo trovati a dover allestire banchetti per 20 o anche meno, suddivisi in tavoli da due; li abbiamo fatti lo stesso, anche rasentando la perdita, perché stiamo parlando del giorno dei sogni per gli sposi, non potevamo massacrarli».

Come vanno le prenotazioni per la ripartenza?
«Il primo evento sarà sabato con 65 persone, su un’iniziale previsione di 80-90, ma la settimana dopo ne avremo uno con 8 persone».

Green pass e buffet?
«Siamo obbligati a comunicare che ciascun invitato deve avere con sé il green pass ed esibirlo in caso di un controllo da parte delle forze dell’ordine, ma noi non possiamo richiederlo in visione, per la privacy; quindi dobbiamo fidarci. Per i buffet, che devono essere gestiti esclusivamente dal personale di sala, saremo costretti a chiamare ulteriori camerieri che stiamo davanti ai tavoli, per passare agli invitati le pietanze e garantire il distanziamento».

Perdite?
«Ad occhio il 90%, grazie a piccoli matrimoni spot. Una sposa, dopo aver rimandato tre volte, ha infine deciso di convolare a nozze il 14 di luglio, la presa della Bastiglia, sperando sia la volta buona!»

Migotti (Matrimonio.com): «Sarà boom fino ad aprile»

Loredana Migotti, Country Manager di Matrimonio.com, portale specializzato in matrimoni leader nel mondo, racconta la ripartenza del wedding.

Come sono cambiate da inizio anno ad oggi le richieste di organizzazione di matrimonio?
«Secondo un sondaggio di Matrimonio.com, lanciato a coppie di futuri sposi che hanno date di nozze programmate tra maggio 2021 e aprile 2022, 9 coppie su 10 si sposeranno nel 2021 e l’82% dice di essere abbastanza o molto sicuro che il matrimonio potrà avere luogo nella data prevista. Un dato interessante è che le richieste di preventivo/informazioni delle coppie alle aziende registrate sul nostro sito in questo ultimo periodo si avvicinano moltissimo ai numeri del 2019».

Quali sono le perplessità più frequenti che vi vengono poste?
«Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto moltissime richieste di chiarimento sia da parte degli sposi che dai fornitori del settore in merito alle linee guida per la ripartenza, soprattutto circa il Green Pass. In generale, però, il fatto che sia stata finalmente comunicata una data certa per la ripresa delle nozze ha sicuramente rasserenato i futuri consorti».

Si rinuncia a qualcosa rispetto al passato?
«Il Covid-19 ha accelerato alcune delle tendenze che erano previste per il 2020/21, una di queste è quella dei matrimoni con un numero più ristretto di invitati. In realtà con l’avanzare dei vaccini e il miglioramento della situazione sanitaria, vediamo come sia in ripresa anche l’abitudine di noi italiani di avere matrimoni con un alto numero di invitati: il 29,7% delle coppie che si sposerà nei prossimi mesi prevede infatti di avere fra i 76 e i 100 invitati e il 45,8% ha la prospettiva di superare i 100, se sarà possibile».

Come sta andando a Milano e in Lombardia la ripresa del settore?
«I dati sono estremamente positivi: nel periodo di maggio/giugno di quest’anno abbiamo registrato un +85% di nuovi utenti registrati rispetto allo scorso anno. In Lombardia un +41% di nuovi utenti e richieste di informazioni/preventivi è in aumento rispetto all’anno scorso, con dati molto vicini alle cifre del 2019 e migliaia di richieste ogni settimana solo in questa regione».

 

 

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